Sulle orme del successo della formula a Firenze, apre anche a Roma, all’interno della stazione Termini un risto-market gourmet, che recupera locali, con un occhio attento alla qualità e alla convivialità
La forma è quella tipica del mercato, con i banchi dei negozi disposti attorno a uno spazio centrale dominato dalla cappa in marmo portoghese con venature grigio-rosa realizzata negli anni Trenta dall’architetto Angiolo Mazzoni. Proprio sotto questa imponente struttura si trovano la birreria e la caffetteria. Il tutto in poco meno di 2.000 metri quadrati di superficie con 500 posti a sedere e 15 botteghe che si affacciano sulla piazza. Il Mercato Centrale è stato, aperto all’interno della stazione Termini di Roma (l’ingresso è in via Giolitti 36), recuperando un ex dopolavoro ferroviario.
Il percorso. Salendo al primo piano troviamo un’area dove si possono acquistare prodotti tipici, vini compresi: spiccano il bancone dei formaggi e quello dei salumi con la classica affettatrice rossa. Non manca, ovviamente, il ristorante con cucina a vista, diretto dallo chef stellato Oliver Glowig: una quindicina i tavoli, sia tondi che quadrati, disposti lungo la balaustra. Il secondo piano, invece, è riservato a eventi gastronomici e presentazioni culturali, in particolare dedicate a cinema e teatro.
Le caratteristiche architettoniche. Il design di questo nuovo indirizzo gourmet, curato dallo studio fiorentino Q-bic dei fratelli Luca e Marco Baldini, è spiccatamente moderno: prevede uno sviluppo degli spazi capace di offrire la massima visibilità ai prodotti alimentari e alle persone che li preparano, nella logica di recuperare le logiche dei laboratori artigiani e di rassicurare, mostrando le lavorazioni in diretta. Legno, ferro, ceramica e resina trasparente sono i materiali più utilizzati: i primi tre tipici dei mercati rionali più tradizionali, decisamente più attuale il quarto. Anche le scale e il vano dell’ascensore sono trasparenti.
Previsti ulteriori sviluppi. Nelle intenzioni della proprietà c’è anche la volontà di creare zone per lettura e il relax; l’idea è quella di offrire, in visione gratuita, testi di enogastronomia, guide ai vini e ai cibi. Ovviamente il wi-fi è free.