Trenta tra detenuti e detenute dell’Istituto penitenziario romano di Rebibbia saranno coinvolti nel progetto portato avanti da Unicoop Tirreno, in collaborazione con la scuola alberghiera Vespucci, che prevede la realizzazione di corsi di cucina all'interno della struttura carceraria. Unicoop Tirreno, presente oggi con 100 punti di vendita in Toscana, Lazio ed Umbria, mira infatti a contribuire a favorire l’apprendimento di un mestiere e il reinserimento sociale dei detenuti.
L’iniziativa è sostenuta dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, dall’Istituto penitenziario di Rebibbia e dal IV Municipio di Roma Capitale, e rientra tra le azioni sostenute e promosse da Unicoop Tirreno, fondate sull’etica della responsabilità sociale e sullo spirito cooperativo e mira a dare attuazione concreta all’articolo 27, comma 4, della Costituzione italiana, che prevede il principio della finalità rieducativa della pena.
Il progetto coinvolgerà donne e uomini, detenuti presso la Casa circondariale femminile e la Casa di reclusione maschile dell’Istituto penitenziario di Rebibbia, a Roma. A conclusione del corso, i partecipanti, a seguito di un esame, conseguiranno il relativo diploma.
I docenti proverranno dall’Istituto Alberghiero, mentre Unicoop Tirreno fornirà i prodotti alimentari necessari allo svolgimento dei laboratori: frutta e verdura, pasta, farina, carne, pesce, uova, e tutto il necessario per mettersi ai fornelli e imparare la preparazione di sughi, pane, pasta, ricette tipiche, dolci, confetture.