La cooperativa ha voluto dare il suo contributo sostenendo progetti in favore delle fasce più deboli della popolazione in questo momento di emergenza sanitaria. Unicoop Firenze e Fondazione Il Cuore si scioglie hanno messo a disposizione dei toscani più fragili 2,2 milioni di euro dall’inizio dell’emergenza Covid erogati in varie modalità: finanziamento diretto di progetti delle associazioni sul territorio, buoni spesa per l’emergenza alimentare, raddoppi della Spesa Sospesa e delle raccolte alimentari e scolastica. Queste iniziative hanno coinvolto anche soci e clienti.
“Le risorse donate sono state in gran parte messe a disposizione dalla nostra cooperativa e dalla Fondazione Il Cuore si scioglie, ma sono anche il frutto della generosità di soci e clienti che prima con la Spesa Sospesa e poi con le raccolte alimentari di luglio e ottobre e con la raccolta di materiali scolastici di settembre hanno donato generi alimentari e sussidi scolastici. Vorremmo dire un grande grazie a tutti, alle sezioni soci e a tutta la rete del volontariato toscano. Con loro abbiamo cercato e cercheremo di non lasciare nessuno indietro -dichiarano da Unicoop Firenze -. Pensiamo a tutti coloro che per effetto dell’epidemia da Covid-19 hanno perso il lavoro, a tutte le famiglie che in presenza di un diversamente abile si sono confrontate con grandi problemi di gestione ed economici, pensiamo al disagio giovanile, in buona sostanza a tutte le persone più fragili”.
Tra le attività svolte anche la campagna Nessuno Indietro mirata al contrasto delle disuguaglianze e a sostegno delle associazioni di volontariato che aiutano quanti affrontano povertà, disabilità, disagio giovanile e violenza di genere. "I fenomeni di fragilità sono ancora più esposti in situazioni straordinarie come quelle che stiamo vivendo -dichiara Matteo Biffoni, presidente Anci Toscana-. L’impegno di Unicoop Firenze negli scorsi mesi è stato importante: la cooperativa ha subito preso consapevolezza delle problematiche e della necessità di intervenire per sostenere chi rischiava di subire in maniera esponenziale le conseguenze della situazione di crisi sanitaria ed economica”.