Tiporto ha inaugurato a Monza un grande ristorante (700 mq, 220 posti) con menù basato sul pescato del giorno

Monza è un laboratorio di nuove idee e format di retail e ristorazione. Fra le più recenti inaugurazioni spicca il grande (700 mq) ristorante di pesce TIPORTO (di seguito: Tiporto), con tanto di pescatori, camalli e banco del pescato fresco. Dietro c'è la squadra di Pane & Trita e dei quattro soci fondatori (Pabel Ruggiero, Filippo Lo Forte, Stefano Mandaradoni e Danilo Giaffreda) che in meno di dieci anni hanno saputo costruire -proprio intorno al brand Pane & Trita e a provocazioni di gusto come l’Uniporco, il Terùn, il Grillo Cheeseburger o il più recente Cyber Burger – una proposta originale unita a uno stile irriverente e giocoso.

Tiporto ha un’offerta interamente dedicata alla cucina di mare e con un menu tarato sul pescato del giorno: proprio come accade nei locali che si trovano in un porto mediterraneo o in una località costiera. Aperto sette giorni su sette, a pranzo e a cena, del porto di mare si respira l’atmosfera vivace e piacevolmente caotica, resa ancora più coinvolgente da un’iniziativa unica nel suo genere: una vera e propria asta del pesce che viene messa in scena ogni sera e consente agli ospiti del locale - i più veloci- di accaparrarsi una serie di piatti a prezzi vantaggiosi. A segnare l’inizio della sfida, il suono di un campanaccio fatto vibrare da uno dei camerieri abbigliato in stile portuale nordico con tanto di berretto di lana in testa.

Il menù va dal pesce crudo ai primi piatti della tradizione nostrana realizzati con pasta di grano 100% italiano trafilata al bronzo e crostacei, mitili o polpo; dai secondi piatti con diverse cotture del pesce (griglia, padella o brace), all’immancabile fritto misto che da Tiporto viene servito mezzo metro alla volta; e infine panini a base di pesce e pizze in perfetto stile marinaro per chi non teme di fare il pieno di carboidrati.

Da sinistra Stefano Mandaradoni, Filippo Lo Forte, Pabel Ruggiero, Danilo Giaffreda

Tiporto si sviluppa su complessivi 700 mq aperti con dieci vetrine su strada; ospita 220 coperti, che diventeranno 400 in estate quando verrà inaugurato il dehors. Oltre a divertirsi nella grande sala conviviale, c'è anche una Tiporto Secret, zona privé con menu dedicato. Ma il progetto Tiporto non si ferma qui: è previsto un programma di sviluppo analogo a quello portato avanti da Pabel Ruggiero, Filippo Lo Forte, Stefano Mandaradoni e Danilo Giaffreda con Pane & Trita che in 9 anni ha aperto 7 ristoranti tra Milano, Como e la Brianza.

“Abbiamo trasferito nel mondo del pesce lo stesso approccio ludico e divertente con cui abbiamo creato Pane & Trita- commenta Pabel Ruggiero, cofondatore del brand-. Per noi è fondamentale che i nostri ospiti, oltre a mangiare cose buone e genuine, si divertano anche quando sono a tavola: famiglie, gruppi di amiche e amici, coppie o anche businessmen. È nata così l’idea dell’asta del pesce, per esempio, e che fa di Tiporto un vero unicum nel panorama della ristorazione italiana. Per questo abbiamo immaginato Tiporto come un format replicabile, per il quale abbiamo in mente uno sviluppo in linea con quello di Pane & Trita”.

A proposito di approccio ludico e scenografico, il format si distingue anche per gli arredi: reti da pesca appese alle pareti, sacchi di iuta, insegne luminose e vecchie scatole di metallo, pavimenti in legno e maiolica, colonne rivestite in ceramica, tavoli che richiamano il legno delle barche e container industriali come bancone: oggetti ed elementi che evocano le tipiche pescherie di una volta e i banchi dei mercati del pesce, quelli dell’Europa del Nord in particolare, ai quali lo stile di Tiporto si ispira.

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