Tiporto apre il secondo ristorante: questa volta debutta nel comasco, a Cantù, dopo l'esordio a Monza. Il nuovo concept punta a replicare l'esperienza di Pane&Trita

Dopo Monza, TIPORTO (di seguito: Tiporto) apre a Cantù nel quadro di uno sviluppo che punta a replicare l'esperienza di Pane & Trita, oggi attivo sul territorio lombardo (tra Milano, la provincia di Como e la Brianza) con sei locali, ognuno dei quali con una propria identità. Tiporto Cantù si sviluppa su uno spazio complessivo di 500 mq per un totale di 240 coperti (180 all’interno e 60 nel dehors).

Aperto sette giorni su sette, a pranzo e a cena, anche Tiporto Cantù ricrea l’ambiente e l'atmosfera del porto, con pescatori, camalli e banco del pescato fresco, resa ancor più coinvolgente da un’iniziativa pensata per divertire gli ospiti e per evitare sprechi di cibo: un'asta del pesce allestita ogni sera consente agli ospiti di aggiudicarsi una serie di piatti a prezzi vantaggiosi, a patto di essere i più veloci. A segnare l’inizio della gara, il suono di un campanaccio fatto vibrare da uno dei camerieri che sfoggiano un look in stile portuale nordico, con tanto di berretto di lana.

Tiporto apre nel comasco il suo concept di ristorante con asta
Da sinistra: Stefano Mandaradoni, Filippo Lo Forte, Pabel Ruggiero, Danilo Giaffreda

“L’asta del pesce piace parecchio – commenta Pabel Ruggiero, cofondatore di Tiportoed è un momento molto atteso che trascina gli ospiti in una gara che ha anche un impatto positivo: è un modo divertente e simpatico per rafforzare il concetto di no waste, un tema cruciale nella ristorazione. A Monza in questi mesi grazie all’asta abbiamo salvato dallo spreco una tonnellata di pesce”.

“Abbiamo trasferito nel mondo del pesce lo stesso approccio ludico e divertente con cui abbiamo creato Pane & Trita -aggiunge Pabel Ruggiero-. Per noi è fondamentale che i nostri ospiti, oltre a mangiare cose buone e genuine, si divertano quando sono a tavola. Il piacere della convivialità e l’unicità dell’esperienza sono gli ingredienti fondamentali del nostro modo di concepire la ristorazione”.

Tiporto è un progetto di ristorazione dedicato alla cucina di mare sviluppato da Pabel Ruggiero e Filippo Lo Forte che quasi dieci anni fa, insieme a Stefano Mandaradoni e Danilo Giaffreda, hanno dato vita a Pane & Trita.

“Abbiamo deciso di trasformare Pane & Trita di Cantù in Tiporto per consolidare e diversificare la nostra presenza sul territorio comasco –continua Pabel Ruggieropuntando sul locale di Tavernerio, aperto poco più di un anno fa, per quanto concerne la proposta di carne e su Cantù per il pesce, così da accontentare tutti i gusti”.

Una scelta che gli imprenditori hanno deciso in concomitanza con l'imminente decennale di Pane & Trita che ricorrerà nel 2025 e che i quattro soci si apprestano a celebrare con novità e un ricco programma di eventi.

Il menu di Tiporto spazia dai crudi freschissimi (crostacei, mitili o polpo) ai primi piatti della tradizione realizzati con pasta di grano 100% italiano trafilata al bronzo; dai secondi piatti con diverse cotture del pesce (griglia, padella o brace), al fritto misto che da Tiporto viene servito al metro o mezzo metro e che a Monza in otto mesi ha “percorso” 20 km.

Nella grande sala conviviale reti da pesca appese alle pareti, sacchi di iuta, insegne luminose e vecchie scatole di metallo, pavimenti in legno e maiolica, colonne rivestite in ceramica, tavoli che richiamano il legno delle barche e container industriali giocano con l’immaginario collettivo, evocando sia le tipiche pescherie di una volta, sia i banchi dei mercati del pesce. Per chi desidera vivere esperienze più intime c’è Tiporto Secret, una zona privé con menu dedicato.

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