ReStart: abbigliamento sportivo tra sostenibilità ambientare e high-tech

    • Università: Bocconi
    • Docenti:

      Sandro Castaldo

    • Studenti:

      Sara Garavaglia, Alessia Gargano, Michele Garibaldi, Camilla Genovese, Giacomo Guidi, Andrea Taraborrelli

    ReStart è un negozio di abbigliamento sportivo che rappresenta un connubio tra sostenibilità ambientale e high-tech.

    Ha una superficie di 290 m2, è situato a Milano, in Corso Buenos Aires, una delle strade commerciali più estese della città.

    L’attività di ReStart si incentra sulla vendita di capi di abbigliamento realizzati in materiale tecnico sostenibile attraverso una filiera produttiva controllata da monte a valle, nel rispetto dell’ambiente e delle condizioni di vita e di lavoro degli operai.

    Secondo una ricerca su Passport, il trend dell’activewear eco-consapevole sta crescendo molto negli ultimi anni, anche grazie al grande interesse da parte dei consumatori verso materiali tecnici sostenibili. Inoltre, vi è una consapevolezza sempre maggiore delle condizioni umane nelle fabbriche di abbigliamento sportivo. Pertanto, è fondamentale tenerne conto per raggiungere una base di consumatori più sofisticata.

     

    Struttura

    Lo spazio interno comprende 5 macroaree:

    1. Showroom
      Esposizione di un solo articolo per ogni capo d’abbigliamento.
      Ogni capo è dotato di un’etichetta riportante un QRcode, che i clienti possono inquadrare con il proprio smartphone per prenotare il camerino dopo aver scelto taglia e colore desiderati del capo.
    2. 8 camerini “high-tech”
      Al momento della prenotazione del camerino, arriva una notifica al magazzino, dove lo staff preleva i capi scelti e li pone sul nastro trasportatore che li porta direttamente in camerino.
      Arriva poi una notifica sullo smartphone del cliente, indirizzandolo al camerino che è stato preparato affinché possa provare gli articoli.
      Infine, il cliente ha la possibilità di pagare con il POS direttamente all’interno del camerino, con un apposito schermo che gli permette anche di recensire la sua esperienza di acquisto.
    3. Cassa
      Presente in prossimità dell’uscita del negozio per coloro i quali desiderano pagare in contanti.
      La cassa è affiancata da un bancone sul quale i clienti lasciano i vestiti che hanno deciso di non acquistare. Qui possono anche ritirare una “tote bag” realizzata in materiali sostenibili, all’interno della quale riporre gli articoli acquistati e che possono riutilizzare per acquisti futuri.
    4. Magazzino
      Ricopre un ruolo fondamentale, in quanto raccoglie tutti gli articoli che non sono presenti nello showroom a diretto accesso da parte dei clienti. Per questo motivo, occupa un’area considerevole (circa 53 m2).
    5. Sezione “Repair”
      È un’area dedicata alla personalizzazione e alla riparazione di articoli acquistati da ReStart soggetti a segni di usura generati nel tempo.
      Questo servizio permette di dare una seconda vita a capi che altrimenti verrebbero buttati, aiutando così l’ambiente. Inoltre, il prezzo della riparazione risulta molto conveniente rispetto all’acquisto di un capo nuovo.

     

    Target

    Il target principale di ReStart è costituito da giovani (18-35 anni).

    Questo target, oltre ad essere più coinvolto nella pratica di attività fisica e nell’acquisto di abbigliamento sportivo, risulta essere particolarmente attento al tema della sostenibilità e al risparmio economico.

    In particolare, il servizio di riparazione offerto sembra particolarmente indicato per questa categoria di consumatori, coprendone le principali esigenze.

    Perchè un negozio di abbigliamento sportivo?

    Il settore dell’abbigliamento sportivo è in forte crescita. Nonostante l’inevitabile calo delle vendite nel 2020, si è registrata una ripresa nel 2021 che ha riportato i valori quasi al livello pre-pandemico.

    Secondo una ricerca effettuata su Passport, la domanda di capi e calzature confortevoli è in crescita, così come l’importanza percepita dell’attività sportiva, in linea con la maggiore attenzione a salute, benessere e prevenzione. Inoltre, molte persone trascorrono più tempo a casa rispetto al periodo pre-pandemico, portandole a preferire capi comodi e sportivi.

    Inoltre, i consumatori italiani, in fatto di abbigliamento, hanno preferenze sempre più informali. Il confine tra abbigliamento sportivo e per il tempo libero è sempre meno definito.

     

    Approccio finanziario

    L’analisi economica prevede un risultato in perdita per i primi due anni di esercizio, stimando di raggiungere il breakeven point e di arrivare a generare utili a partire dal 2025.

    Considerando un’incidenza del costo del venduto pari al 45% del fatturato (quota costante nei cinque anni) e un incremento dei ricavi nel corso degli anni, risulta un margine di contribuzione crescente nel quinquennio in considerazione.

    L’aumento del costo del personale nel corso degli anni è spiegato dall’aumento del numero di dipendenti, partendo da 6 nel 2023 e arrivando a 8 nel 2025.

    Le spese di arredamento, ristrutturazione e innovazione vengono ammortate in dieci anni, con un tasso del 10% (dimezzato nel primo anno di attività).

    Infine, le spese di marketing sono pari all’8% del fatturato nel 2023, in virtù degli alti investimenti necessari per promuovere il nuovo punto vendita nel primo anno di attività, riducendosi a un livello pari al 5% dal 2024.

    LASCIA UN COMMENTO

    Inserisci il tuo commento
    Inserisci il tuo nome