Re-Wash: nuova vita agli elettrodomestici obsoleti

    • Università: Bocconi
    • Docenti:

      Sandro Castaldo

    • Studenti:

      Vladimir Bagioli, Elisa Simona Bianchin, Alessio Caprioglio, Calogero Casale, Giulia Alessandra Carzaniga, Camilla Cattò

    Il progetto nasce dall’idea di sei imprenditori di dare nuova vita agli elettrodomestici obsoleti, con un focus particolare su lavatrici e asciugatrici, attraverso un processo di ricondizionamento e la loro rimessa in vendita Oggigiorno le tematiche maggiormente sentite concernono l’impatto dei rifiuti sull’ambente e l’economia circolare.
    Re-Wash sintetizza ed incorpora nel proprio DNA il concetto di economia circolare; tanto il processo produttivo, quanto l’esperienza di consumo sono basati su quelle che vengono definite le tre R: Riparazione, Ricondizionamento e Riutilizzo del prodotto.
    La mission del brand è quella di contribuire incisivamente alla riduzione dei rifiuti industriali e alla reintroduzione all’interno del ciclo economico di materiali ormai obsoleti e altrimenti di scarto.

    I trend di mercato attuali supportati dal crescente interesse nell’acquisto di beni di seconda mano giustificano la scelta di aprire Re-Wash visto il: in Italia gli acquirenti di questi beni sono già 19 milioni, ovvero il 32% del mercato.
    La straordinaria crescita di questo trend la si riscontra nel volume di affari generato, che nel nostro Paese è pari a 24 miliardi di euro, equivalente all’1,4% del PIL nazionale.
    Anche sul web possiamo riscontrare un elevato grado di interesse nei confronti degli elettrodomestici ricondizionati, protagonisti di 2 ricerche su 10 concernenti il mercato del “second hand”.
    Per questi motivi, è stato ideato uno store innovativo, dove l’elettronica di consumo incontra la sostenibilità, in un punto vendita che si propone anche come luogo di incontro.
    L’intera struttura si compone di un capannone sviluppato su un’area di 250 mq, 50 dei quali destinati al laboratorio di ricondizionamento, all’interno del quartiere NoLo, a nord di Milano, oggi in fase di riqualificazione.

    Lo store si articola in 5 aree principali: lavanderia automatica, bar, zona ricreativa, laboratorio di ricondizionamento e smart selling.

     

     

     

     

     

     

     

    Previo appuntamento, i tecnici si occuperanno del ritiro a domicilio di vecchie lavatrici ed asciugatrici in cambio di una remunerazione al cliente pari a 20€, pari al costo medio per lo smaltimento di una lavatrice.
    La componentistica inutilizzabile degli elettrodomestici ritirati sarà destinata all’arredamento del punto vendita mentre le parti ancora utilizzabili saranno, invece, utilizzate per realizzare nuove lavatrici e asciugatrici rivendute al 50% del loro valore iniziale. Insieme ai dispositivi rigenerati, sarà possibile acquistare anche pezzi di ricambio e detersivi ecologici.
    Il target ideale per Re-Wash sono sicuramente i giovani sensibili a temi quali l’ambiente e l’economia circolare, gli studenti e le giovani famiglie con bambini.
    La fidelizzazione del cliente si realizza tramite la proposta di una fidelity card utile a raccogliere punti, i quali potranno essere convertiti in uno o più premi presenti sul catalogo; la distribuzione di coupon omaggio e dalla promozione “Invita un amico”, che concede 3 lavaggi omaggio o il 5% di sconto per ogni amico che acquista.
    La campagna promozionale verrà svolta sul web mediante la creazione di una pagina ufficiale del brand, l’apertura di un profilo Instagram e Facebook e la condivisione di video su TikTok.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Il lancio avverrà tramite il social media advertising di un evento inaugurale aperto al pubblico con aperitivo e dj set.

    Approccio Finanziario

    I potenziali ricavi che il bar potrebbe generare sono stati stimati mediante uno studio empirico svolto sul campo, intervistando i proprietari di attività equivalenti di piccole e medie dimensioni. Il core business resta la vendita di lavatrici ricondizionate, i cui proventi sono stati ottenuti prendendo come riferimento un prezzo medio per lavatrice venduta pari a 375€ ed ipotizzando una vendita di 15 lavatrici al mese per il primo anno.
    Passando ai costi, nella sezione “fissi e variabili” rientrano: l’affitto della struttura, pari a 55.000€ annui, l’approvvigionamento di pezzi di ricambio e le utenze.

    A proposito di queste ultime, il prezzo dell’elettricità è stato calcolato basandosi sul numero di lavaggi giornalieri previsti rapportati al consumo medio di una lavatrice. Per quanto concerne le spese di marketing, queste sono state modulate prevedendo una crescita pari al 10% annuo; lo stesso è stato fatto per i ricavi. A tutto ciò vanno aggiunti i costi del personale, si prevede l’assunzione di tre barman e tre tecnici per un importo pari a 127.188€ per il primo anno.
    Successivamente si stima che assumendo un quarto tecnico nel corso del secondo anno e un ulteriore barman durante il terzo, la spesa totale ammonterà a 169.584€, cifra che rimarrà costante anche nei successivi due anni. Si prevedono perdite per 2.102,5€ nel primo anno e di 1.171,5€, per il secondo. Dal terzo anno in poi l’attività dovrebbe sviluppare utili crescenti, giungendo nel 2027 ad un utile netto di 50.709,01€.

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