La Schiscia – don’t waste the taste

    • Università: Luigi Bocconi
    • Docenti:

      Sandro Castaldo

    • Tutor:

      Anna Righi

    • Studenti:

      Tiziano Colabucci, Edoardo Villa, Giulia Maria Casagrande, Alessia Sessa, Maria Lin

    Gruppo 8

    La Schiscia si propone come format di ristorazione che vuole fornire soluzioni pratiche e sostenibili agli studenti e lavoratori under 30 in cerca di un pasto immediato e gustoso. L’idea nasce come risposta allo spreco alimentare e alle difficoltà quotidiane di chi ha poco tempo per cucinare e dispone di un budget limitato. Il format nasce infatti anche per rispondere alle crescenti difficoltà economiche della fascia di popolazione più giovane, specialmente che vive fuori sede, persone spesso esposte a ulteriori problematiche legate all’affitto e ai trasporti.

    Recuperare e rispettare la sostenibilità

    In relazione alla catena di approvvigionamento, il ristorante sarà in grado di recuperare e valorizzare le eccedenze alimentari fresche delle catene della gdo, trasformandole in pasti pronti, venduti in formato "schiscetta": ciò consentirà a La Schiscia di reperire materie prime a prezzi inferiori del mercato, senza che i minori costi implichino un peggioramento della qualità dei prodotti. In questa maniera il format declina la sostenibilità, come rispetto dell'ambiente e della accessibilità economica. La Schiscia promuoverà anche il concetto di stagionalità, una componente centrale nelle diete sane ed equilibrate: il menù, infatti, varierà quattro volte all’anno a seconda del periodo.

    Concorrenti e value proposition

    Il format vuole posizionarsi come un competitor per tutte le maggiori catene di ristorazione scelte da studenti e lavoratori under 30 per i propri pasti giornalieri, come Alice Pizza, La Piadineria e Poke House. La sua presenza sul mercato, dicono i progettisti, si giustifica grazie a una unique value proposition: offrire un connubio tra praticità e gusto, nel rispetto dell’ambiente.

    Dentro La Schiscia

    Il design del locale è stato concepito per garantire un’esperienza veloce, funzionale ed eco-friendly, mantenendo uno stile moderno e accogliente. Gli ambienti sono caratterizzati da un layout funzionale e materiali riciclati, con 56 coperti che permettono di coniugare capienza e comfort. Dietro la cassa, grandi display interattivi mostrano in tempo reale il menù del giorno, evidenziando i piatti disponibili e gli ingredienti recuperati. I display, inoltre, proiettano un qrcode che consente di accedere all’applicazione dedicata, rendendo l’ordinazione semplice e personalizzabile. Un elemento distintivo del design è la parete verde interattiva, posizionata al centro del locale, che celebra l’impegno verso la sostenibilità. Oltre a valorizzare l’ambiente, la parete mostra in tempo reale i benefici ambientali generati dagli ordini, come il risparmio di plastica, la riduzione di CO₂, quantità di cibo salvata dallo spreco e il numero di alberi piantati.

    Milano e poi l'Italia

    Il format, sostengono gli imprenditori, è replicabile a livello nazionale. Dopo il primo ristorante a Milano in corso di Porta Romana, l'idea è di svilupparsi successivamente nelle principali città italiane come Roma, Torino e Bologna.


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