- Università: Luigi Bocconi
- Docenti:
Karin Zaghi
- Studenti:
Sofia Colonna, Alberto Invernizzi, Filippo Maistrello, Giada Mazzini, Chiara Silvestri
Gruppo: Marketers in Bocconi - video
Dietro all'idea del concept c'è la rievocazione dell'idea di dolce vita italiana, con i suoi rimandi a un’epoca ormai lontana, fatta di bellezza, sogni e ideali, negli anni del secondo dopoguerra, quando il ritorno ad una vita spensierata. L’epicentro di queste tendenze era via Veneto a Roma, con i suoi locali, ristoranti e alberghi che rimandavano al fascino e alla raffinatezza di una città e riprodotta dal regista Federico Fellini nel film del 1960 La dolce Vita. L’idea alla base di questo concept di ristorazione nasce dalla volontà di richiamare un periodo passato, cercando di rendere l'atmosfera di un luogo di pace, eleganza e unicità, dove prendere una pausa dalla frenesia della società moderna, degustando il cibo tipico della tradizione italiana.
La Dolce Vita, un concept oltre la ristorazione
Nel ristorante sarà presente uno schermo cinematografico su cui vengono proiettati film d’epoca con i protagonisti del cinema italiano. La pellicola verrà riprodotta senza audio con i sottotitoli mentre la colonna sonora offrirà un sottofondo alle conversazioni dei commensali. La proposta si rivolge a coloro che desiderano trascorrere un’esperienza che permetta di degustare cibo evocando i tempi trascorsi.
Il layout di La Dolce Vita
La dolce Vita sarà situato in una zona centrale di Milano. L'idea è quella di presentarsi al cliente come un ristorante fuori dall'ordinario: un'insegna luminosa sovrasterà porta d'ingresso, pre-annunciando lo stile del ristorante, mentre appena all'interno, le pareti, decorate da manifesti del film in proiezione e menù, evocheranno l'atmosfera di un cinema d'epoca. La programmazione cinematografica varierà ogni due settimane, consentendo anche ai clienti più affezionati di tornare per una nuova esperienza. Oltrepassata la soglia d'ingresso, il guardaroba. Il primo ambiente che incontra il cliente è il bar, decorato da pareti in legno con quadri tesi a catturare l'essenza dell'epoca. Un bancone in legno e una parete di specchi completeranno la sala, dove sarà offerta ai clienti una selezione di drink, classici o ispirati ai personaggi della pellicola. Ad esempio, durante la proiezione de La Dolce Vita, verrà proposto un cocktail che richiama l'eleganza di Marcello, preparato con champagne, Campari, vodka e succo di limone. A seguire, gli ospiti avranno accesso al centro della scena, dove i protagonisti saranno il cibo e il cinema. In un’atmosfera scaldata da luce soffusa, con pareti decorate da nicchie in legno che ospitano locandine d'epoca, sarà visibile il grande schermo, posizionato in fondo alla sala. I menù proposti si ispirano al film proiettato: ad esempio, nel caso di Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica, il menù si articolerà in tre portate, che rievocheranno le tre città italiane in cui la pellicola è ambientata, Napoli, Milano e Roma.
La Dolce Vita si concentra anche sul merchandising
I clienti potranno acquistare pasta e sughi freschi preparati nelle cucine. Saranno messe in vendita anche le locandine dei film in proiezione.
L'approccio finanziario di La Dolce Vita
Tre brand iconici italiani, operanti in diversi settori (Ferrari, Perugina o Loro Piana), hanno introdotto dei prodotti ispirati alla celebrazione della dolce vita. Da questo emerge un trend trasversale tra i mercati. Dalle analisi, le prospettive del mercato della ristorazione in Italia appaiono positive: dal 2005 al 2019, infatti, la quota di cibo consumato fuori casa rispetto al totale è aumentata costantemente fino a 34,3%. Inoltre, nonostante la diffusione di nuovi trend legati alle cucine etniche, quella italiana regionale risulta irrinunciabile per il 91% degli intervistati (sondaggio di Statista, 2020). I costi che incidono di più sul bilancio sono legati alle materie prime come conseguenza del posizionamento del ristorante. Il primo esercizio in utile è atteso al terzo anno e il cagr è pari all’8,85%.