In tempi difficili come gli attuali, la contrattazione tra IDM e GDO si carica di ulteriori tensioni: gli aumenti dei listini, causati dalle impennate del prezzo del petrolio e delle materie prime, e la progressiva riduzione dei margini accentuano le diversità nelle posizioni e la disponibilità al dialogo. Così, finita l'era dei test pilota elaborati secondo il modello Ecr, diventati ormai un approccio consolidato nel rapporto tra retailer e IDM -con una maggiore disponibilità da parte delle grandi e medie, anche se non mancano operazioni con piccoli produttori di nicchia-, nella lunga storia dei rapporti tra industria e distribuzione i riflettori si accendono sulla possibilità/necessità di adottare, a livello legislativo, normative più stringenti nei rapporti tra GDO e IDM. L'obiettivo riguarda l'adozione di soluzioni che tutelino le piccole e medie imprese. Il tema, che ha scatenato reazioni accese da parte dei retailer schierati su un netto rifiuto di ingerenze esterne nelle trattative negoziali, non è nuovo, ma è sintomatico di un nervo scoperto che non riguarda soltanto l'Italia. Infatti, anche altri Paesi europei stanno dibattendo la questione.
In Francia, considerata il modello massimo di regolamentazione dei rapporti -che nessun retailer vorrebbe veder trasferire in Italia- il dibattito è molto acceso per la verifica della normativa Dutreil (applicata due anni fa come prima modifica alla legge Galland) e le vibrate proteste del fronte industriale che sottolineano l'eccessiva forza d'impatto dei retailer. Anche in UK, la distribuzione è oggetto di analisi da parte delle Autorithy della concorrenza, che ritengono necessario intervenire con l'inserimento di clausole che limitino il “potere” dei Big 4 (Tesco, Sainsbury, Asda e Morrisons) soprattutto nei confronti dei produttori locali. Per non dire della richiesta, alla fine dello scorso anno, da parte di un gruppo di parlamentari europei di intervenire con studi e soluzioni “sull'abuso di potere dei grandi supermercati operanti nell'Unione Europea” (documento 0088/2007). Insomma, sembra spirare un vento di regolamentazione, da cui l'Italia non è immune.
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Allegati
- Tavolo IDM-GDO: il difficile accordo per le riforme
- Dossier | Gdoweek 436 | 6 maggio 2008 |