Sullo scaffale vince chi innova, parola di NielsenIQ Bases

La società di ricerche di mercato ha messo a punto un sistema per analizzare la capacità dei prodotti non solo di durare sullo scaffale, ma anche di accrescere nel tempo il valore delle vendite

Ogni anno sugli scaffali vengono proposti 30mila nuovi articoli. La probabilità di accrescere il fatturato è 1,8 volte maggiore per i brand che aumentano le vendite dei nuovi prodotti. Le bevande, seguite dai prodotti per la cura individuale, sono la categoria con il tasso più elevato di vitalità (54%). Sono alcuni dei valori che emergono da una ricerca di NielsenIq Bases, che ha analizzato il tasso di innovazione nel largo consumo confezionato, una filiera con un giro d’affari stimato in Italia di oltre 90 miliardi di euro.

I cambiamenti socio-economici dettano la linea

L’inflazione elevata, l’aumento dei prezzi e il cambio di sensibilità dei consumatori hanno determinato un mutamento nelle preferenze di acquisto e, di conseguenza, anche nei comportamenti di spesa. Pertanto, sottolineano gli analisti, i brand sono chiamati rimodulare periodicamente la propria offerta per adattarla ai trend della domanda e, contemporaneamente, valutare nel corso del tempo l’andamento delle vendite delle novità proposte sul mercato.

Generalmente si tende ad analizzare i nuovi articoli in modo binario, facendo riferimento esclusivamente alle variabili successo-fallimento, mentre da NielsenIq Bases sarebbe meglio valutare le novità di prodotto in funzione della loro vitalità. Un concetto, quest’ultimo, relativo alla capacità non solo di durare sullo scaffale, ma anche di accrescere nel tempo il valore delle vendite. Nella pratica, consiste nel considerare qual è lo stato di salute dell’innovazione alla fine del secondo anno rispetto a quello di lancio.

Partendo da quest’analisi, gli esperti hanno messo a punto un sistema di valutazione basato sull’intelligenza artificiale, dal quale è emerso che molti dei nuovi prodotti considerati non solo sopravvivono al primo anno, ma nel secondo vendono addirittura di più, dimostrandosi pertanto più vitali.

Lo studio evidenzia che la vitalità è raggiungibile da tutti i tipi di brand: non solo dai marchi grandi (53%) e medi (54%), ma anche da quelli più piccoli, sebbene con un tasso leggermente inferiore (46%). Tra le categorie più vitali ci sono nell’ordine le bevande (56%), i prodotti per la cura della persona (54%), il mondo degli snack e dolciumi (49%) e la cura della casa (39%).

 

 

 

 

 

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