Successo dei prodotti di Parma negli Autogrill francesi

Una partenza a velocità superiore alle aspettative, che ha reso necessari nuovi ordinativi di prodotti rispetto alle stime iniziali. In particolare ora si prevede un consumo di cinque tonnellate di prosciutto rispetto alle due iniziali. Le specialità coinvolte sono: prosciutto di Parma,
parmigiano reggiano, fiocchetto, salame Felino, coppa di Parma, tortelli di erbetta e ricotta e fagottini al prosciutto.
I consumatori francesi potranno, inoltre, conoscere il territorio di origine di questi prodotti grazie a un concorso con cui, i clienti sorteggiati, potranno trascorrere un weekend nel parmense.

Iniziativa con molti partner
L'iniziativa è stata realizzata grazie alla
collaborazione tra Autogrill France, Camera di Commercio di Parma,
Parma Alimentare, Camera di Commercio Italiana per la Francia di
Marsiglia
e i Consorzi del Prosciutto di Parma e del Parmigiano
Reggiano
.
“Se l’iniziativa, come crediamo, continuerà a crescere a questi ritmi – spiega Roberto Colombo, direttore generale di Autogrill France - saranno vendute circa otto tonnellate di prodotti: sette di salumi e una di Parmigiano-Reggiano."
Mentre Giuseppe Cerroni, direttore generale del Gruppo Autogrill ha posto l'accento sul contesto europeo della promozione: “la Francia è il secondo mercato di riferimento per l’export agroalimentare italiano e uno dei nostri obiettivi è quello di valorizzare la produzione italiana Dop e Igp, dando grande visibilità anche ai piccoli produttori. L’iniziativa di Autogrill France conferma la tenuta se non l’espansione dell’export agroalimentare italiano in Francia, come avvenuto nel 2008 (+9,31%). Operazioni come queste vanno viste però in un’ottica bilaterale, funzionale allo sviluppo del mercato europeo. A tal proposito vorrei ricordare che il Governo francese ha sostenuto la filiera agroalimentare e il suo ultimo anello, anche riducendo l’IVA sulla ristorazione dal 19% al 5,5%. Con l'Iva in Spagna al 7% e in Grecia al 9% l’Italia è rimasta pericolosamente indietro con il carico fiscale più alto sulla ristorazione. A danno soprattutto dell'andamento dei flussi turistici”.

Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio di Parma, ha così commentato: “negli ultimi tre anni gli investimenti camerali sull’internazionalizzazione sono considerevolmente aumentati fino a raggiungere la cifra di quasi 900 mila euro nel 2008. La performance esportativa della provincia è anch’essa migliorata, in particolare proprio nell’ agroalimentare il cui export complessivo ha segnato un + 15,7 % nel 2008 rispetto al 2007, con una sostanziale tenuta nel primo semestre 2009".

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