Dietro a ristorazione e horeca c'è il mondo delle attrezzature professionali: un'industria da 120 miliardi di euro secondo The European House Ambrosetti

La filiera estesa della ristorazione rappresenta una parte importante nell’economia nazionale con un fatturato di oltre 120 miliardi di euro e un valore aggiunto superiore a 50 miliardi, sviluppato da 392.000 imprese con 1,9 milioni di addetti tra dipendenti e autonomi. Scusate se entriamo subito in medias res con i dati presentati da Benedetta Brioschi di The European House – Ambrosetti (THEA), ma le cifre sono spesso come le fotografie: dicono più delle parole e di interi articoli. Lo studio (La Filiera della ristorazione in Italia: il valore e il ruolo per il Made in Italy – Il contributo delle attrezzature professionali, realizzato su iniziativa di APPLiA Italia, Associazione nazionale produttori elettrodomestici, ed Efcem Italia), è quello presentato alla sala stampa della Camera dei deputati. Efcem rappresenta, in seno ad APPLiA, i produttori di attrezzature professionali per il settore Horeca.

Per rimanere nell'ambito statistico di Thea, centoventi miliardi di euro sono il doppio del valore aggiunto dei centri commerciali italiani (57,2 miliardi di euro), e cinque volte il VA dell'industria alimentare. E L’Italia, come evidenziato dallo studio Thea per APPLiA Italia ed Efcem Italia, non è solo il primo paese al mondo per presenza di ristoranti nazionali nelle principali metropoli mondiali, ma anche la prima destinazione enogastronomica mondiale. Il 29,3% dei turisti stranieri definisce le produzioni agroalimentari e la tradizione culinaria un motivo per visitare la Penisola.

Un settore votato all'export

Il settore dei produttori di attrezzature per ristorazione e ospitalità, rappresentato da Efcem Italia, costituisce un comparto industriale leader mondiale, con una capacità di esportazione che supera il 70%. Tutti i singoli comparti, dalla ristorazione all’agro-alimentare, dall’industria all’ospitalità, rappresentano un elemento distintivo di questa realtà. L’obiettivo finale, oltre a quello di definire un posizionamento comune e rappresentativo dell’intera filiera, è quello di porre al centro dell’agenda politica e dell’opinione pubblica la funzione strategica del comparto delle attrezzature professionali. Il sostegno all’incremento dell’efficienza energetica delle attrezzature con conseguente risparmio su scala nazionale (considerando che l’età media delle attrezzature professionali ad oggi è pari circa a 7,7 anni ed è cresciuta del +10,6% rispetto a 10 anni fa) unito al maggior riconoscimento del comparto come elemento chiave nella creazione del made in Italy e allo sviluppo di attività di comunicazione che garantiscano la riconoscibilità e l’autorevolezza delle attrezzature professionali prodotte in Italia, sono alcuni dei pilastri su cui dovrebbero muoversi le politiche nazionali.

Lo studio ha identificato, per la prima volta in assoluto, le componenti di italianità nei vari comparti che compongono la filiera estesa della ristorazione, cercando di sostanziarne la rilevanza a livello economico-strategico per il sistema paese Italia, includendo anche alcune proposte per un supporto concreto a tale filiera" precisa Andrea Rossi, Presidente Efcem Italia, in merito alla filiera estesa intesa come l’insieme dei comparti come l’industria agro-alimentare, le associazioni nel mondo della ristorazione e dell’ospitalità e i fornitori dei beni.

A proposito di made in Italy, Andrea Rossi ha spiegato come supportare la filiera estesa della ristorazione: “Nel Manifesto della ristorazione Made in Italy abbiamo valorizzato il comparto delle attrezzature professionali per la ristorazione nell’ambito della promozione del made in Italy. È importante valorizzare anche le competenze e la tutela della salute degli operatori, passando per un miglior bilanciamento tra lavoro e vita privata, elemento senz’altro fondamentale soprattutto dopo la pandemia. Inoltre, se vogliamo rendere la filiera più competitiva e produttiva, è auspicabile delineare un piano di formazione per le scuole alberghiere e per i tecnici di settore sulle innovazioni tecnologiche nelle attrezzature professionali”.

Il manifesto vuole essere un punto di partenza per stimolare la raccolta di ulteriori proposte ed esigenze da parte dei vari comparti che compongono la filiera.

Al convegno di presentazione dello studio sulla filiera estesa della ristorazione sono intervenuti anche Gianluca Caramanna, Capogruppo FdI della X Commissione Attività produttive, commercio e turismo; Alberto Gusmeroli, Presidente X Commissione Attività produttive, commercio e turismo; e Roberto Calugi, direttore generale Fipe Confcommercio.

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