Nel 2015 un giovane calabrese decide con coraggio di difendere il suo territorio dove rischiava di sorgere la più grande discarica d’Italia, creando a San Floro (Cz) il progetto Orto di famiglia, una multiproprietà agricola per consentire ai privati di coltivare il proprio piccolo orto in singoli lotti. Il progetto ha subito avuto successo, passando presto dai primi 10 orti affittati ad amici e parenti a 150 affittuari, aggiornati tramite i social sui progressi del proprio orto e stimolati con vari insegnamenti sui cicli naturali e le stagionalità.
Il progetto evolve con l’idea di produrre anche il pane con gli antichi grani locali biologici, che dal 1974 in Italia sono stati sostituiti da nuove varietà fino a quattro volte più produttive, ma realizzate con uso di diserbanti e pesticidi. L’intento di acquistare l’ultimo mulino a pietra rimasto attivo nella regione riesce grazie a un’operazione di crowdfounding lanciata online che ha permesso di raccogliere in 90 giorni mezzo milione di euro. Nel 2017 viene così inaugurato il primo Mulinum su 7 ettari nel piccolo comune calabrese dove era partito il progetto dell’orto. Si tratta di un’azienda agricola che cura l’intera filiera: dalla coltivazione dei grani antichi che vengono macinati a pietra per poi produrre farine integrali, pane, prodotti da forno e pizze agricole.
La raccolta è tuttora aperta e nel 2022, grazie alla stessa formula senza nessun finanziamento pubblico, è stato aperto un secondo Mulinum in Toscana, a Buonconvento (Si), con un’azienda agricola toscana come capofila, dove vengono anche prodotte tipicità locali. A breve partiranno, inoltre, i lavori per il terzo mulino a Mesagne (Br), in Puglia.
In logica Sustain, il progetto di filiera rilancia la cultura bio dei grani antichi locali, per un totale di 6 varietà, tra cui il Senatore Cappelli, Verna, Gentil Rosso e segale macinati a pietra all’interno dei Mulinum immersi nella natura, ma ben collegati con le città, con attenzione a una politica di prezzo equa.
Il grano raccolto viene destinato in primis al Mulinum: un grande casolare costruito in bioedilizia, circondato dai campi coltivati a grani antichi, ogni giorno macinati con i mulini a pietra per ottenere farine integrali con cui viene realizzato il pane contadino (come veniva fatto una volta), i prodotti da forno e le pizze agricole. I prodotti seguono le ricette della tradizione con l’uso di lievito madre, mantenendo così integre le proprietà e una forte differenziazione dai prodotti industriali.
Gli antichi mulini rimessi a nuovo usano un processo lento che garantisce un prodotto ricco, integrale, più saporito e profumato. All’interno, si trova il laboratorio di panificazione a vista, dove i fornai sfornano i diversi tipi di pane integrale, di grani antichi. Le farine sono prodotte sia in formato domestico che professionale, e, come anche il pane e i prodotti forno, vengono venduti in loco, online e in alcune insegne della gdo attraverso un corner appositamente dedicato.
Mulinum è anche il più grande caso di crowdfunding del settore agricolo italiano: ha permesso in poco tempo di raccogliere i capitali necessari per partire senza aiuti pubblici e viene costantemente curato con storytelling e aggiornamenti sugli sviluppi aziendali.
I clienti/soci sono diventati una community, molto attiva sui social, con cui vengono organizzati periodicamente corsi di panificazione, percorsi didattici e webinar.