Cibus 2021 ha visto anche un confronto sul Nutriscore, l’etichetta per prodotti alimentari che si vuole imporre a livello europeo e che penalizzerebbe molte produzioni italiane. È basata su una scala cromatica che va dal verde al rosso associata a una alfabetica, ossia dalla lettera A alla lettera E. A ogni alimento, attraverso un algoritmo che tiene conto delle calorie, della quantità di grassi e zuccheri, sono attribuiti un colore ed una lettera parametrati a una quantità di prodotto standard (es. 100 g).
Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura e Massimiliano Rossi, direttore commerciale Area Grocery Pac2000A (Conad) a margine di un convegno, hanno ribadito l’assoluta contrarietà al Nutriscore, promuovendo nel contempo l’adozione del Nutrinform, il sistema a batteria.
Nel corso della tavola rotonda del convegno della seconda giornata di Cibus è intervenuto Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad che ha sottolineato quanto Conad sia contraria a tutte le semplificazioni, inclusa l’etichetta nutrizionale, definita a semaforo, Nutriscore. “Conad -spiega Pugliese- eventualmente è pronta a lanciare una campagna di informazione per i consumatori su questo sistema di etichettatura”.
Messi a confronto da Denis Pantini, responsabile Agroalimentare e Wine Monitor presso Nomisma, diversi sono gli aspetti controversi del Nutriscore, che ha dalla sua un messaggio semplice da recepire, quanto fuorviante nelle informazioni che veicola.