Quisimangia di Mutti è più di un ristorante aziendale

Quisimangia, il nuovo ristorante aziendale di Mutti, traduce in un edificio sostenibile e all’avanguardia la filosofia aziendale del Gruppo

Il nuovo ristorante aperto da Mutti è al momento aziendale, quindi dedicato esclusivamente ai dipendenti e ai collaboratori del quartier generale di Montechiarugolo (Pr); ma l’obiettivo è la sua apertura alla comunità. Quisimangia è frutto di un progetto avviato nel 2022 e ideato dallo studio torinese di design e architettura internazionale CRA-Carlo Ratti Associati. Lo spazio è concepito, sin dal suo stadio progettuale, per essere più di un ristorante o una mensa aziendale: un luogo che esprime, attraverso un servizio catering d’eccellenza, affidato a VCook, società della famiglia Cerea del ristorante Da Vittorio di Brusaporto (Bg), un'idea gastronomica di fondo ispirata alle linee di prodotto (dai sughi alle zuppe fresche) e declinata su concetti di sostenibilità e circolarità. L’edificio riutilizza i pomodori scartati dalla produzione di Mutti, riciclati e impiegati nella creazione della resina di cui sono composti i pavimenti interni, mentre il risparmio energetico è massimizzato da nuove tecnologie di controllo ambientale. Intorno al Quisimangia, su una superficie superiore a un ettaro (più di 10.000 mq), sorgerà un giardino dedicato esclusivamente a piante e prodotti di origine regionale, curato dall’architetto Paolo Pejrone, specializzato in progettazione paesaggistica.

“Quando abbiamo cominciato a riflettere sulla possibilità di costruire un ristorante aziendale sapevamo che non avremmo voluto abdicare, in nessun modo, a quello che per noi di Mutti è più importante di tutto: la qualità, intesa qui nella sua accezione più ampia -commenta Francesco Mutti, amministratore delegato dell’azienda-. Volevamo dare alle nostre persone un luogo dove la filosofia aziendale potesse percepirsi, e dove vedere realizzata la nostra visione di un mondo in cui benessere e sostenibilità ambientale sono due facce della stessa medaglia, e in entrambe il buon cibo ha un ruolo centrale. Carlo Ratti, insieme al suo team, ha saputo interpretare alla perfezione i valori fondanti di Mutti per creare un edificio che ci rispecchia in tutto”.

Da sin. Carlo Ratti (presidente di Carlo Ratti Associati); Francesco Mutti (Ad Gruppo Mutti); e Bobo Cerea, chef del ristorante Da Vittorio

In merito al progetto, Carlo Ratti, partner fondatore e Presidente di CRA-Carlo Ratti Associati, ha aggiunto: “Siamo partiti da un gesto piuttosto semplice e primordiale: ricavare terra dalla terra, alzando una zolla per costruire un nuovo spazio. Il progetto, infatti, porta avanti la nostra ricerca di fondere il mondo naturale e quello artificiale: abbiamo pensato a uno spazio dinamico e aperto, in cui le persone non sono solo sotto la zolla e immersi nel verde, ma anche in un luogo in cui incontrarsi”.

Il progetto si inserisce in continuità con il masterplan già avviato da CRA-Carlo Ratti Associati e Italo Rota Studio nel 2016, il cui primo tassello era stato The Greenary, la struttura abitativa costruita intorno a un albero e che dal 2021 è la residenza di Francesco Mutti.

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