Prodotti certificati Fairtrade: un 2023 “di transizione”

Crescono le banane (principale prodotto a volume) ma cala il cacao (quello dal maggior valore): i numeri dei beni certificati sostenibili da Fairtrade

Crescono i volumi delle banane (+8% a/a), rallentano quelli di cacao (-1%), zucchero (-7%) e caffè (-4%). Sono i risultati dei prodotti certificati nel 2023 in Italia da Faitrade, da 30 anni marchio di certificazione e movimento internazionale per la sostenibilità e i diritti umani e ambientali.

Andamento a valore dei principali prodotti certificati Fairtrade nel 2023

Nel 2023 sono aumentate del 45% le aziende con cui collaboriamo -commenta Thomas Zulian, direttore commerciale di Fairtrade Italia-: questo significa più referenze certificate, ora sono oltre 2.500, 90 in più dell’anno precedente”. Nonostante questa crescita, spinta anche dalle banane, risultano in calo diversi prodotti: “Il 2023 è stato un anno di transizione -continua Zulian-: alcuni prodotti sono stati influenzati nei volumi dal generale calo dei volumi nel canale retail, come ad esempio zucchero e caffè. Però d'altronde dall'altro lato abbiamo avuto anche dei prodotti che hanno avuto andamento assolutamente positivo, come il cotone, molto utilizzato nelle shopper, che è cresciuto del 9% a volume”. Ci sono poi le banane, come si accennava, principale prodotto certificato, cresciute a volume, oltreché a valore grazie ad un andamento positivo nella gdo. Fa da contraltare alle buone performance del frutto giallo, il cacao: “Riguardo al generato (parlando di valore e non più di volume) il cacao resta il maggiore prodotto (ma è in calo del 7%)”, spiega il direttore commerciale.

Referenze Fairtrade e gdo

Benedetta Frare, responsabile comunicazione di Fairtrade Italia

Nel canale retail passa circa il 90% dei prodotti certificati Fairtrade.  “Quest'anno ricorrono i vent'anni delle settimane Fairtrade -illustra Benedetta Frare, responsabile comunicazione di Fairtrade Italia-, una campagna che realizziamo con i retailer per promuovere i prodotti certificati. Durante il mese di ottobre coinvolgiamo le principali insegne italiane che hanno i prodotti con la nostra certificazione per una campagna promozionale ma anche di contenuti, chiedendo alle insegne di raccontare quello che c'è dietro i prodotti Fairtrade che si trovano a scaffale, le filiere etiche da cui provengono”. C’è poi il lavoro di formazione sui dipendenti delle insegne, considerato fondamentale, “perché è molto importante che chi acquista o vende prodotti con la certificazione Fairtrade sia consapevole del loro valore -illustra ancora Frare-. Stiamo lavorando ad esempio con il mondo delle Coop, Lidl, Aldi, il gruppo Pam”.

Fairtrade in gdo: Unicoop Tirreno

Maurilio Campani, presidente comitato soci Piombino per le politiche sociali di Unicoop Tirreno

“Sono tantissimi i prodotti certificati Fairtrade che vengono messi a banco -spiega Maurilio Campani, presidente comitato soci Piombino per le politiche sociali di Unicoop Tirreno-. Inoltre portiamo avanti campagne di sensibilizzazione proprio all'acquisto dei prodotti”.

Fairtrade in gdo: Lidl Italia

Alessia Bonifazi, responsabile comunicazione Lidl Italia

Lidl in Italia è stata la prima catena discount ad inserire nel proprio assortimento prodotti certificati Fairtrade -racconta Alessia Bonifazi, responsabile comunicazione Lidl Italia-. Siamo impegnati con Fairtrade in una partnership su diverse tipologie di prodotti, primo fra tutti il cioccolato ma anche sulle shopper in cotone. L'inserimento di prodotti certificati Fairtrade o di materie prime certificate Fairtrade all'interno del nostro assortimento rientra nella più ampia strategia di sostenibilità che portiamo avanti”.

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