Pizzaut di Nico Acampora non è un fenomeno che riguarda solo il mondo della ristorazione. Anzi, le prime parole chiave o hashtag che vengono in mente sono autismo, inclusione, lavoro, riscatto, sinergia pubblico-privato. Nel presentare oggi a Milano, nel grattacielo PwC (uno dei tre giganti che sovrastano la piazza-cuore di CityLife Shopping District) il progetto di sviluppo da qui al 2034 (piano d'impresa curato da PwC Italia), Acampora ha ricordato cifre impressionanti, soprattutto per uno che conosce poco il problema dell'autismo e dei suoi risvolti famigliari e sociali non meno devastanti della malattia stessa, come ha ricordato Stefano Belisari, in arte Elio: "La famiglia che scopre di avere un figlio autistico non sa davvero, soprattutto all'inizio, dove orientarsi, è come sperduta" ha detto Elio. Solo l'1,7% delle persone autistiche (la stima è di 600.000 in Italia, ma in Europa sono 3 milioni) ha un lavoro regolare. Ovvio che un progetto come Pizzaut contribuisce ad aumentare le possibilità di inserimento nel mondo del lavoro, aiutando nel contempo anche lo stato a risparmiare: il Comune di Milano risparmia almeno 80.000 euro all'anno pro capite di costi legati alla gestione degli autistici: attualmente lo Stato eroga un contributo che varia tra i 50 e i 200.000 euro per ciascun ragazzo autistico che frequenta i centri diurni. Quindi, i ragazzi impiegati da Pizzaut non graveranno più sui bilanci dello Stato con un risparmio previsto di 100 milioni di euro in 10 anni. I nuovi food truck dovrebbero arrivare a una trentina nel 2028 con una prospettiva di 500 posti di lavoro nel 2034. I primi a collaborare con questo progetto attraverso donazioni di camion sono state Autogrill e Nau!
L’obiettivo dell’incontro odierno è creare una grande alleanza sociale che favorisca l’inclusione nel mondo del lavoro. Il progetto prevede, nella sua fase sperimentale, la creazione di una flotta di 15 Food Truck targati PizzAut che gireranno per la Lombardia e successivamente per l’Italia per moltiplicare le occasioni di inclusione e soprattutto di lavoro per le persone autistiche.
Hanno partecipato alla presentazione del progetto i rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali: Alessandra Locatelli, ministra per la disabilità, Elena Lucchini, assessore alla famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità di Regione Lombardia, Giuseppe Sala, Sindaco di Milano e Claudio Sgaraglia, Prefetto di Milano. Collegati da Roma, Marina Elvira Calderone, ministra del Lavoro, e Lucia Albano, Sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze.
“Il progetto PizzAutobus consiste nel comporre una flotta di Food Truck, saranno 15 in Lombardia e 107 in tutta Italia -riassume Nico Acampora, fondatore di PizzAut-. Ogni mezzo può impiegare fino a 5 persone autistiche. Un impatto iniziale di 75 posti di lavoro e di oltre 500 a regime. Stiamo organizzando corsi mirati proprio per formare 56 giovani autistici, che poi lavoreranno sui primi PizzAutobus. Perché lo facciamo? Perché Il lavoro è un veicolo fondamentale di inclusione sociale, il progetto PizzAut nasce esattamente con questo presupposto e con l’obiettivo di trasformare i nostri ragazzi e le nostre ragazze in cittadini attivi, capaci di avere un futuro. PizzAut è un laboratorio di inclusione sociale, un amplificatore della nostra idea di futuro, le aziende sono il luogo in cui il risultato di questo laboratorio diventa realtà”.
L’impegno di PwC Italia per PizzAut
Il piano d’impresa del progetto PizzAutoBus è stato curato e donato da PwC Italia con il supporto di un team di professionisti di PwC Strategy&. Le attività professionali svolte pro-bono da PwC Italia hanno riguardato le analisi di benchmarking e dei principali player del mercato, il supporto legale per il set-up della rete dei camion e la stima di costi e ricavi. Il piano d’impresa prevede la creazione di 5 posti di lavoro per persone autistiche per ciascun Food Truck, con una progettualità che consentirà di assumere 120 ragazze e ragazzi autistici e far viaggiare 30 Food Truck entro il 2028 e raggiungere 500 assunzioni e più di 100 PizzAutobus su tutto il territorio italiano entro il 2034. Il pareggio (break even) è fissato in 90-100 pizze al giorno, con un utile di 45.000 euro annui, una cifra facilmente raggiungibile, aggiunge Acampora, soprattutto se si posiziona il camion in aree nei pressi di grandi eventi.
“PwC Italia e i professionisti di PwC Strategy& hanno offerto le proprie competenze per il progetto di PizzAut che mira a creare opportunità concrete di lavoro e inclusione sociale per i ragazzi autistici. Abbiamo offerto servizi per sviluppare un piano di espansione efficace per l’iniziativa PizzAutoBus -aggiunge Francesco Ferrara, Partner PwC Italia & ESG Leader-. La collaborazione tra PwC e PizzAut, in particolare, dimostra come le competenze aziendali possano essere applicate per supportare iniziative sociali innovative, creando un impatto positivo anche sulla vita delle persone autistiche”.
Ad oggi, 915 persone di PwC Italia sono state già coinvolte in questa tipologia di progetti, con oltre 10.000 ore di lavoro complessive dedicate nell’ultimo anno a favore di oltre 1.000 beneficiari. PwC e PwC Strategy& hanno supportato PizzAut con un team coordinato dai partner Marco Giustacchini, Antonio Riccio, Gabriele Capomasi e Stefano Cancarini, e composto da Carlo Alberto Biglino, Fulvia Cappello, Cristina De Simone e Matteo Steffenini.