Un impegno concreto sul piano etico e sociale, capace di veicolare una crescita maggiore rispetto a impostazioni industriali tradizionali. Questa la filosofia seguita da Pedon, che ha raccontato il proprio ecosistema di iniziative CSR nel corso del convegno Rimettere le scarpe ai sogni, ospitato dal Gruppo stesso presso la sua sede di Molvena e organizzato da Salone d’Impresa.
Sulla scia del tema L’Italia che internazionalizza - Operare nei mercati in modo sostenibile, l’azienda distributiva all’ingrosso di prodotti alimentari (principalmente legumi secchi) ha presentato il modello di business "dal seme allo scaffale", replicato con successo anche in Cina, Etiopia, Egitto e Argentina. Alla base di quest’ultimo l’integrazione verticale delle filiere di produzione, con presenza sul territorio di impianti propri, ma anche l’attenzione a uno sviluppo economico e sociale dello stesso, parallela alla tutela delle risorse naturali.
In ottica etica allargata e inclusiva, inoltre, Pedon attribuisce grande importanza alla formazione delle risorse umane, valorizzando ruoli e leadership al femminile all’interno dell’azienda. Parallelamente, si sostengono progetti a difesa dei più deboli nella risoluzione delle emergenze locali e globali, come nel caso de La Zuppa della Bontà.
La più recente e ambiziosa iniziativa Save the Waste promuove infine un modello economico virtuoso basato sul recupero degli scarti di lavorazione e che segna il passaggio da un’economia lineare ad una circolare. Proprio da qui è la prima carta per il packaging eco-sostenibile, 100% riciclabile, ottenuta dagli scarti di lavorazione dei fagioli.
“Noi siamo la prova che coniugare l’attività di impresa con valori etici e sociali e con un profondo impegno per la sostenibilità non solo è possibile, ma crea un reale vantaggio competitivo sui mercati in termini di immagine, di brand awareness e, non da ultimo, anche a livello economico”, sottolinea l’Ad del Gruppo Remo Pedon.