Pascar (Coralis): Chiudo prima, per rendere felici i dipendenti

Carmine Passarelli, marketing specialist del retailer attivo in Puglia a Taranto e provincia, racconta la nuova iniziativa: anticipare la chiusura alle 20,00 per migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti, a parità di retribuzione

Chiusura anticipata serale dei negozi per garantire ai propri dipendenti una migliore gestione del tempo libero. Questa l’iniziativa che Pascar, retailer socio di Coralis attivo in Puglia (a Taranto e provincia) con una quindicina di supermercati e un cash & carry, ha deciso di adottare dall’inizio dell’estate.

“Dal 1° luglio abbiamo deciso di anticipare di mezz’ora la chiusura serale di alcuni dei nostri negozi, alle 20,00 rispetto alle 20,30, un orario che non sempre incontra le preferenze della nostra clientela -spiega Carmine Passarelli, marketing specialist di Pascar-. Si tratta di una scelta che certo ci garantisce anche una riduzione dei costi energetici in un periodo difficile come quello attuale con bollette triplicate rispetto alle normalità delle spese, ma in realtà è una decisione che abbiamo preso pensando ai nostri dipendenti e alla qualità della loro vita”.

Non si tratta di una scelta momentanea, ma un cambio di mentalità che punta a valorizzare il tempo libero delle persone, mantenendo gli stipendi invariati ai 182 addetti in organico per tutte le 52 settimane dell’anno, a fronte di una riduzione del lavoro di 3 ore e mezza a settimana.

“A parità di retribuzione, anche quando la questione relativa al rincaro delle bollette non sarà più prioritaria, vogliamo che i nostri dipendenti possano avere del tempo libero da godersi a proprio piacimento. C’è chi sta con i figli, chi preferisce la palestra, chi si dedica allo shopping, chi a leggere: investono il loro tempo come preferiscono e noi li vediamo più felici e impegnati sul lavoro, confermandoci di avere fatto una scelta filosoficamente giusta”.

E i consumatori cosa dicono? “Stiamo spiegando con simpatia che si tratta di un’iniziativa che aiuta i dipendenti e non tocca il servizio che facciamo lor”, Una comprensione che passa anche da una precisa strategia di comunicazione. “Stiamo lavorando sia sui social sia in negozio con diverse soluzioni che trasmettano la notizia e anche il messaggio che vogliamo dare con questa iniziativa -precisa Passarelli-. Per questo, non solo abbiamo girato degli spot ironici di pochi secondi che hanno come testimonial proprio i nostri dipendenti per rendere ancora più vera l’esperienza, ma abbiamo anche realizzato fumetti, creato spillette arancioni, fatto adv sui quotidiani locali per raggiungere tutti”. E quali le reazioni? “Ci sorridono: capiscono, si tratta solo di mezz’ora, da investire per un migliore benessere di tutti. Il covid ha lasciato il segno. Per questo spero che anche altri imprenditori seguano questa nostra strada, che non può che fare bene a tutti”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome