Parmigiano Reggiano: parola d’ordine “consolidare” #Marca25

Parmigiano Reggiano guarda al futuro forte di due anni di crescita, con una quota export sempre più rilevante

Il 2024 è stato positivo per Parmigiano Reggiano, con una crescita successiva a un 2023 anch’esso di sviluppo. Nel nostro Paese la crescita è stata superiore al 5%, con la metà del prodotto destinato all’export, con una crescita del 13% sull’anno precedente. Sono i numeri comunicati da Riccardo Deserti, direttore commerciale del Consorzio Parmigiano Reggiano. “Se queste sono le basi -dice il direttore-, la parola d'ordine per il 2025 è consolidare i risultati: sarà un lavoro non facile, perché il mercato è caratterizzato da tensioni inflative, con riflessi sui redditi dei cittadini: un tema che preoccupa tutto il mondo del largo consumo".

Nel futuro del Parmigiano Reggiano

Il Consorzio crede di poter comunque raggiungere il l’obiettivo grazie a un'offerta di Parmigiano Reggiano che è stabile e si preannuncia rimarrà tale anche nel 2025-2026. “Lato nostro, cercheremo di stabilizzare il valore del prodotto e lavoreremo su collaborazioni qualificanti, in particolare con le catene della gdo che vorranno investire sul Parmigiano Reggiano come prodotto di qualità”, conclude Deserti.

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