I discount crescono, è innegabile. Conquistano nuovi spazi e più ampi target di consumatori. Migliorano i propri store, rafforzano la loro offerta e diventano, quindi, sempre più temibili per i retailer. E non succede solo in Italia. La situazione sembra essere simile anche al di fuori dei confini nazionali. A conferma di questa tendenza due i dati: da un lato, lo sviluppo dei discount che continuano a far crescere la loro presenza in più aree; dall'altra, l'incremento di azioni da parte dei retailer per enfatizzare la convenienza nei propri punti di vendita attraverso attività mirate, come la comparazione sui prezzi con il sistema Price Match, già effettuata da Tesco nel 2020, replicata da Sainsbury's l'anno dopo. Allora come oggi, la necessità di questa comparazione scaturisce dalla sempre maggiore pressione della concorrenza dei discount, Aldi e Lidl in primis.
Ma rincorrerli sul prezzo è davvero la strada giusta?
Lo sviluppo di Aldi
Proprio in Uk Aldi ha annunciato l'intenzione di voler investire più di 550 milioni di sterline (che corrispondono a 644 milioni di euro) nell'espansione e nel miglioramento dei propri negozi e della propria rete di distribuzione durante il 2024. Un'espansione che porterà alla creazione di oltre 1.500 posti di lavoro in tutto il Paese, con ulteriori opportunità di lavoro nei negozi attuali, nei centri di distribuzione regionali e negli uffici.
La comparazione e l'allineamento dei prezzi
Nel Regno Unito, anche, Morrisons, ultima tra i big retailer, ha lanciato il suo Price Match, che permette di verificare i prezzi di Aldi e Lidl su oltre 200 prodotti, Tra gli articoli analizzati ci sono item lattiero-caseari, carne, prodotti per l'ambiente e per i bambini, per la pulizia della casa. Sulla base di questa comparazione, l'effetto è l'allineamento ai prezzi dei discount da parte di queste insegne.
We’re starting the week off strong by price matching hundreds of products to Aldi & Lidl, whichever is cheaper 👏 Keep an eye out for the price match icon in store and online.
*Online varies. T&C's apply, see online for details. pic.twitter.com/gBvVGFFflI
— Morrisons (@Morrisons) February 19, 2024
Non mancano le differenze nella modalità di utilizzare questo strumento.
Asda, in linea con quanto già fatto da Morrisons, ha scelto prevalentemente di comparare mdd insieme ad alcuni prodotti da forno Warburtons, mettendo sotto la lente di ingrandimento circa 300 prodotti alimentari riducendo i prezzi in media del 17%, per eguagliare il discount che ha il prezzo più basso su questi prodotti. Del paniere fanno parte articoli di prima necessità per la casa come latte, pane, formaggio, tè, caffè, carne fresca, frutta e verdura fresca, fagioli al forno, pasta, riso e cereali. Su questo argomento, David Hills, chief customer officer di Asda, dichiara: “Siamo consapevoli di avere un ruolo importante da svolgere nelle comunità locali per aiutare le famiglie a ottenere il massimo dai propri budget. Abbiamo lanciato Aldi e Lidl Price Match per aiutare i clienti a risparmiare tempo e denaro".
Più ampio il confronto del leader di mercato Tesco che valuta oltre 600, mentre Sainsbury's ne ha scelti circa 500 prodotti tra brand industriali e marchi propri, concentrandosi sui preferiti dei clienti come carne, pollo, frutta e verdura fresca e latticini. Un'operazione che l'Ad Simon Roberts aveva commentato così: "Stiamo facendo grandi progressi nella realizzazione del nostro piano Food First e sono determinato a fare ancora di più in questi tempi difficili per aiutare i nostri clienti a risparmiare denaro. Il nostro nuovo impegno ad abbinare i prezzi Aldi su centinaia dei nostri prodotti più popolari farà sì che i nostri clienti possano essere sicuri di ottenere la qualità che si aspettano da Sainsbury’s a ottimi prezzi”.
Ma è davvero la strada giusta? Non solo: ma proporre un paniere non particolarmente ampio di prodotti è o sarà funzionale a conquistare i consumatori in cerca di risparmio e convenienza?