Unicoop Tirreno (80 anni di storia, 3.500 dipendenti, 510mila soci e 98 super in Toscana, Lazio e Umbria), e Coop Centro Italia (nata nel 1997, con oltre 270mila soci, 2.300 lavoratori e 76 punti di vendita in 7 province: Perugia, Terni, Macerata, Rieti, Viterbo, Roma, L'Aquila) hanno avviato un percorso di fusione per creare una nuova cooperativa: Unicoop Etruria Società Cooperativa, che sarà operativa a giugno con un nuovo management e un piano industriale adeguato al risanamento.
L’iniziativa, approvata dai rispettivi CDA e presentata a soci e organizzazioni sindacali, prevede l’approvazione definitiva nelle assemblee dei soci a febbraio. Obiettivo dichiarato nel comunicato stampa è quello di rafforzare il ruolo della cooperazione di consumo nell’Italia centrale, puntando su sinergie economiche, produttive e sociali, tra tutte le cooperative che fanno parte del Distretto Tirrenico. Significa lavorare anche sul fronte dei costi, ma soprattutto sulla valorizzazione del legame con il territorio, considerata l’unica strada adatta per rafforzare il marchio Coop.
L’obiettivo rimane ambizioso anche perché dovrà fare i conti con alcune criticità che entrambe le cooperative hanno mostrato in questi anni: Unicoop Tirreno dal 2020 (ma c’è chi dice che la crisi dura da 20 anni) aveva avviato un piano di risanamento che aveva portato in questi anni la cooperativa a un progressivo rientro delle perdite; in particolare, nel 2024, Unicoop Tirreno aveva registrato un utile netto consolidato di 1,9 milioni di euro, con un incremento delle vendite lore al dettaglio del 4%, arrivando a 877,9 milioni di euro, con un margine operativo di 7,8 milioni e un patrimonio netto pari a 272,8.
Anche Coop Centro Italia, che nel 2022 ha registrato vendite per circa 490 milioni di euro stava vivendo una riorganizzazione. La domanda di fondo che serpeggia tra molti osservatori è se due debolezze possono diventare una forza? … “È l’unica strada che possiamo percorrere: presidiare il territorio per mantenere e rafforzare il nostro ruolo”, è la risposta che ci è stata data.
Il ruolo di Distretto Tirrenico
Oltre queste valutazioni, questo progetto di fusione rientra nelle analisi del recente Documento programmatico del Distretto Coop Tirrenico (cui aderiscono 53 cooperative tra Toscana, Umbria e Lazio, tra cui Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia), approvato lo scorso settembre, nel quale è stata evidenziata la necessità di realizzare operazioni di aggregazioni per rispondere a alle nuove sfide demografiche, sociali e competitive, in un mercato sempre più complesso dove i discount continuano a crescere e le aziende devono investire sempre più risorse per mantenere prezzi concorrenziali, rinunciando a parte dei propri utili.
In aggiunta, servono collaborazioni sul campo, a partire dalla logistica e l’It con Unicoop Firenze per realizzare in concreto il piano industriale di Unicoop Etruria che prevede, entro tre anni, una rete di vendita più efficiente, mantenendo Coop come leader economico e sociale nei territori storici.
Questo ruolo di Unicoop Firenze significa che, prima o poi, si creerà un’unica cooperativa nell’Italia centrale? La risposta di Unicoop Firenze è perentoria. “Non siamo interessanti a nessuna operazione di fusione attuale o futura e non è una frase di circostanza -ci dicono da Unicoop Firenze-. Il nostro unico obiettivo è concentrarci sui territori nei quali operiamo e continuare a rafforzare la nostra leadership. Siamo convinti che soltanto stando in maniera efficace e d efficiente sui territori di competenza si possano contrastare i competitor in maniera efficace e garantire ai nostri soci convenienza e qualità. Proprio in linea con questa strategia, abbiamo ceduto, lo scorso anno, la nostra rete Doc a Roma: lì non riuscivamo a essere efficaci come avremmo voluto e questo assorbiva troppe energie rispetto a quelle richieste dal nostro territorio. Focalizzarsi sulla Toscana rappresenta per noi la chiave per mantenere la nostra leadership. Un approccio che vale anche per il resto dei territori. Confidiamo che, rimanendo due cooperative (ndr: Unicoop Firenze e Unicoop Etruria), riusciremo a essere più competitivi, rafforzando l’awareness del marchio Coop”.
Le dichiarazioni
“La nascente cooperativa sarà una realtà solida e protesa verso il futuro, impegnata per offrire prodotti e servizi alle migliori condizioni di mercato, per tutelare il potere d’acquisto, promuovere la solidarietà e la salvaguardia dell’ambiente. In sintesi, la nuova cooperativa, Unicoop Etruria, continuerà ad evolversi e per farlo ripartirà dalle proprie origini che oggi più che mai risultano attuali e vitali”.
Simonetta Radi, presidente di Unicoop Tirreno
“Il progetto di rinnovamento, consolidamento e sviluppo delle nostre cooperative non nasce oggi, lo stiamo realizzando passo dopo passo da tempo, in stretta sinergia colmovimento cooperativo (ANCC e Distretto Coop Tirrenico). Siamo giunti ora al passaggio che rafforza i valori che stanno alla base della cooperazione di consumo, valorizza il ruolo dei soci e pone basi più solide per un riposizionamento favorevole sia in termini di prodotto che di prezzo”.
Antonio Bomarsi, presidente di Coop Centro Italia
“Con il documento presentato a Populonia (Li) abbiamo tracciato un percorso per il rafforzamento della cooperazione tra consumatori del distretto tirrenico, partendo dall’analisi dei cambiamenti in atto nella nostra società. L’aggregazione di due realtà importanti come Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia è un passo fondamentale per dare risposta alle nuove esigenze economiche e sociali del nostro territorio, frutto di un lavoro di squadra che procede da mesi con un obiettivo comune: centralità del socio, maggiore convenienza e incremento della solidità economica e patrimoniale del movimento cooperativo”.
Roberto Negrini, presidente del Distretto Coop Tirrenico
“Questo processo di aggregazione è un esempio del dinamismo e della capacità di innovazioneche hanno oggi le cooperative del consumo. Con questo passo Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia mettono al centro il socio e si pongono l’obiettivo di sviluppare l’offerta rivolta ai consumatori dei territori e le nuove esigenze del mercato. È senza dubbio un’operazione coraggiosa che consente a Coop di consolidare il ruolo di leader in quelle aree per in una fase non semplice a causa dell’andamento dei consumi”.
Ernesto Dalle Rive, presidente dell’Associazione nazionale delle coop dei consumatori