Mobili e arredamento, acquisto sostenibile? I dati GS1 Italy

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Gli aspetti considerati per l'acquisto di mobili e arredamento in ottica di sostenibilità: i dati dell'Osservatorio Non Food di GS1 Italy

Quali aspetti rispetto al tema della sostenibilità vengono presi in considerazione per l'acquisto di mobili e arredamento? I dati dell'Osservatorio Non Food di GS1 Italy mettono in rilievo l'attenzione dei consumatori alle modalità di produzione e al recupero e riuso di mobili e arredi, quali aspetti da loro considerati primari nella valutazione sulla sostenibilità.

Mobili e arredamento, la sostenibilità dei canali di vendita secondo GS1 Italy

L'arredocasa è il terzo comparto non food per rilevanza a valore, entro quelli censiti dall'Osservatorio Non Food di GS1 Italy, subito dopo l'elettronica di consumo e abbigliamento con le calzature. Vale 15,6 miliardi di euro ed è in attivo anno su anno, +4,6% dal 2021 al 2022, e anche nell'arco dei 5 anni dal 2018, +6,7%.

La quota più rilevante del fatturato è quella sviluppata dai negozi specializzati, il 48,8%, e per la parte rimanente la scelta dei consumatori è ricaduta sull'eCommerce e ambulanti (24,8%) e sulle grandi superfici specializzate (21,8%). Meno rilevanti le quote di acquisti effettuate presso le grandi superfici non specializzate (4,2%) e presso la grande distribuzione alimentare (0,4%).

Ma quanto sono sostenibili questi diversi canali di vendita, secondo i consumatori? Per i mobili e arredamento ecco le valutazioni con un punteggio da 1 a 10:

7,2 Grande punto vendita specializzato con ampio assortimento sulla categoria, generalmente in catena
7 Negozio indipendente specializzato di piccole o medie dimensioni
6,9 Ipermercato, supermercato, superstore
6,9 Grandi magazzini non specializzati con assortimento ampio e vario

I canali preferenziali sono anche quelli con la maggior sostenibilità percepita, che si colloca anche sopra la media calcolata considerando le valutazioni di sostenibilità percepite dai consumatori anche negli altri comparti del non food. Per i punti di vendita specializzati indipendenti si attesta a un punteggio di 6,7, per le grandi superfici specializzate la media è di 6,9.

Nella valutazione espressa dai clienti in merito alla sostenibilità dei negozi, ci sono aspetti diversi che vengono soppesati con ordini diversi di importanza. Eccoli in ordine di rilevanza:

38,6% Utilizzo di materiali riciclabili come il legno negli arredi
32% Ritiro gratuito di prodotto usato da sostituire
32% Utilizzo di materiali riciclabili nelle borse per acquisti e negli imballi 
27,5% Raccolta di prodotti da smaltire
26,8% Vendita di prodotti in materiali riciclato
23,5% Assortimento di prodotti pubblicizzati in negozio per basso impatto ambientale
20,9% Utilizzo di energia elettrica green nel punto vendita
13,7% Stazioni di ricarica per auto elettriche

I temi che stanno più a cuore ai clienti sono la riciclabilità dei prodotti e dei loro imballi, e i servizi connessi alla sostenibilità, come il ritiro dell'usato, la raccolta di prodotti da smaltire. In questo settore i consumatori chiedono un aiuto concreto ai retailer nella quotidianità del comportarsi sostenibilmente, visto che per questa categoria di prodotto non basta fare la raccolta differenziata in casa, ma spesso occorre cercare riciclerie e informarsi sul corretto smaltimento dei mobili usati.

Guardando alla media delle valutazioni ottenute negli altri settori merceologici, per il primo aspetto, quello dei materiali riciclabili, la valutazione d'importanza maggiore è stata data proprio per il comparto mobili e arredamento (media 25,9%). Per gli imballi o le shopper in materiale riciclabile, invece, l'arredamento è sotto la media e in tutte le altre categorie merceologiche questo aspetto ha ottenuto valutazioni di priorità maggiore (media 36,6%). Sul ritiro gratuito dell'usato la categoria mobili e arredamento è superata solo da quella dell'elettronica di consumo (media 26,5%).

Sostenibilità instore e propensione alla spesa

GS1 Italy ha chiesto anche ai clienti cosa avrebbero voluto trovare in negozio per dare concretezza al desiderio di sostenibilità. In cima alle preferenze il servizio di ritiro del vecchio arredamento, subito dopo l'idea di mettere in evidenza in un'area dedicata il mobile green.

42,8% Il ritiro da parte del negozio del vecchio prodotto
24,5% Un'area dedicata in cui trovare in evidenza prodotti green fatti con materiali riciclabili
18,3% La messa a disposizione degli utenti di una bacheca per lo scambio/rivendita di prodotti usati
14,4% La fornitura di un servizio di riparazioni

Siamo disposti a spendere di più per la sostenibilità? Il 31% dei clienti ha risposto di no, si aspetta un prezzo identico a quello del mobile tradizionale. Il rimanente 70% invece è disposto a investire pr questo risultato. Ponendo come riferimento un tavolo con un prezzo base di 100 euro, un buon 40% sarebbe disposto a un lieve aumento di prezzo, inferiore al 10%.

Quanto spenderesti in più per acquistare un prodotto sostenibile?
31% Nulla
21,4% spenderebbe 105 euro
21,8% spenderebbe 110 euro
16,6% spenderebbe 120 euro
4,8% spenderebbe 130 euro
1,7% spenderebbe 140 euro
2,6% spenderebbe oltre 140 euro

Arredamento sostenibile: quali i pilastri

Quando la valutazione sulla sostenibilità si sposta dal negozio al prodotto, gli aspetti che i clienti privilegiano (punteggio da 1 a 10) sono le modalità di produzione, incluse le materie prime impiegate, e di smaltimento.

Sono considerati meno importanti, anche se le valutazioni sui diversi elementi sottoposti a giudizio sono tutte molto vicine tra loro nei punteggi, gli aspetti legati alla tracciabilità e all'etica di produzione.

7,6 Processo di produzione e distribuzione (logistica) con ridotto consumo di risorse naturali e di emissioni
7,6 Modalità di smaltimento del prodotto: come e dove smaltire il prodotto
7,6 Naturalità delle materie prime utilizzate nel processo di produzione
7,5 Utilizzo di energia "verde" ovvero da fonti rinnovabili nel processo di produzione e vendita
7,5 Possibilità di riciclo/riuso del prodotto o di suoi componenti
7,4 Certificazione di trattamento equo ed etico dei lavoratori che lo hanno prodotto
7,4 Tracciabilità di tutte le fasi di produzione
7,4 Efficienza energetica ovvero il livello di consumo energetico del prodotto
7,4 Indicazione del Paese di produzione
7,2 Produzione locale o non troppo distante dal proprio punto d'acquisto

Informarsi sulla sostenibilità

Le informazioni che il consumatore vorrebbe fossero disponibili prima dell'acquisto, in merito alla sostenibilità dei mobili, vertono soprattutto sull'aspetto dello smaltimento e del riciclo, e poi su quello della produzione. Non c'è da stupirsi, viste le caratteristiche intrinseche di questi prodotti, da sempre inseriti in un circuito di riuso fai-da-te, che a questo punto dovrebbe forse strutturarsi e vedere l'azione diretta di produttori e retailer, insieme ai clienti.

38,9% Modalità di smaltimento del prodotto: come e dove smaltire il prodotto
38,4% Processo di produzione e distribuzione (logistica) con ridotto consumo di risorse naturali e di emissioni
36,7% Possibilità di riciclo/riuso del prodotto o di suoi componenti
32,3% Utilizzo di energia "verde" ovvero da fonti rinnovabili nel processo di produzione e vendita
29,7% Naturalità delle materie prime utilizzate nel processo di produzione
29,3% Certificazione di trattamento equo ed etico dei lavoratori che lo hanno prodotto
19,7% Indicazione del Paese di produzione
19,2% Produzione locale o non troppo distante dal proprio punto d'acquisto
15,3% Efficienza energetica ovvero il livello di consumo energetico del prodotto
12,7% Tracciabilità di tutte le fasi di produzione
3,1% Nessuna di queste

La modalità preferenziale per informarsi pre acquisto è quella nel dominio digitale: un Qr code che rimanda alle informazioni, il link al sito del produttore. In questo i clienti di mobili e arredamento somigliano a quelli dell'elettronica di consumo. Informazioni cartacee ottengono punteggi più bassi, in coda alle preferenze, come ci si aspetta dal tipo di articoli, le informazioni in etichetta o sul packaging.

Coerentemente con queste premesse, la propensione a scaricare una app che permetta di informarsi sulla sostenibilità degli acquisti è maggiore presso i clienti di mobili e arredamento, rispetto a quelli di altre merceologie non food.

L'altra faccia della medaglia è che alla domanda sulle motivazioni per le quali non si è interessati alla app, ci sono un 29,1% di rispondenti non interessati alle informazioni sulla sostenibilità, in media di più rispetto ad altri settori merceologici (escluso l'edutainment), e il 60%, anche qui sopra la media, che ritiene di avere già troppe app sul telefonino.

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OSSERVATORIO NON FOOD DI GS1 ITALY
Dal 2003 l’Osservatorio Non Food di GS1 Italy offre annualmente uno sguardo trasversale del mondo non alimentare, analizzando consumi, canali di vendita, tendenze, consumatore tipo, tra innovazioni tecnologiche e trasformazioni del mercato, di 13 comparti: abbigliamento e calzature, elettronica di consumo, mobili e arredamento, bricolage, articoli per lo sport, prodotti di profumeria, casalinghi, prodotti di automedicazione, edutainment, prodotti di ottica, tessile casa, cancelleria, giocattoli.

NOTA METODOLOGICA
Nell’edizione 2023 dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy è stata realizzata una ricerca che ha coinvolto 1.001 consumatori per monitorare la loro percezione e l'importanza che attribuiscono al tema della sostenibilità: è stata condotta per GS1 Italy da Metrica Ricerche (gruppo TradeLab), con metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interviewing), su un campione di cittadini di età compresa tra 18 e 80 anni durante la quarta settimana del mese di maggio 2023.

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