Con questa ristrutturazione radicale, viene ripopolato un luogo fondamentale per Firenze con botteghe tradizionali che restituiscono centralità agli artigiani del gusto, diventando, al tempo stesso, un luogo di aggregazione per diffondere la cultura del cibo.
Relax e momenti di incontro su cibo in un'area per acquistare prodotti locali di qualità: passa da questa trasformazione il rinnovato il volto del Mercato Centrale di San Lorenzo a Firenze, con un format a metà strada tra supermercato suddiviso in botteghe e ristorazione. Da 100 Top Store 2014
di Alessandra Bonaccorsi
Un luogo di incontro per relax e momenti di incontro su cibo; uno spazio per degustare piatti tipici della tradizione fiorentina e non solo; un'area per acquistare prodotti locali di qualità; annessi e connessi: passa da questa trasformazione il rinnovato il volto del Mercato Centrale di San Lorenzo a Firenze, con un format a metà strada tra supermercato suddiviso in botteghe e ristorazione. Da 100 Top Store 2014
Il nuovo Mercato San Lorenzo ospita uno spazio Eataly con un assortimento che spazia dalla pasta secca ai risi italiani, fino alle conserve di pomodoro. Insieme ai prodotti alimentari, la fitocosmesi senza coloranti, alcali e parabeni.
Con questa ristrutturazione radicale, viene ripopolato un luogo fondamentale per Firenze con botteghe tradizionali che restituiscono centralità agli artigiani del gusto, diventando, al tempo stesso, un luogo di aggregazione per diffondere la cultura del cibo.
Mercato San Lorenzo, aperto sette giorni su sette dalle 10:00 alle 24:00, si candida come un luogo di aggregazione in grado di attrarre fiorentini e turisti.
Per entrare in maggiore empatia con i clienti e con la cittandinanza, è previsto un ampio calendario di eventi periodici, relativi a musica, arte e varie forme di intrattenimento.
Non solo bufala nel corner di Angelo ed Emanuele Campomaggiore. Gli imprenditori portano a Firenze anche la cagliata ottenuta le sera prima in azienda che, viaggia durante la notte, completando la sua maturazione a temperatura controllata, per essere lavorata e “mozzata” sui banchi.
Cristian Beduschi, già campione del mondo di pasticceria, propone a Firenze, gelati al cioccolato, dalla versione bianca al più estremo dei fondenti, cioccolatini, bassinati e confetture da coltivazione biologica.
Raimondo Mendolia, nel suo corner dedicato alla pasta fresca, utilizza farina di grano duro proveniente da Altamura, in Puglia, e grano tenero dal Piacentino. Qui porta le paste trafilate al bronzo, specialità quali i tortellini, i cappellacci, le lasagne, e tutte le paste ripiene dedicate ai sapori regionali.
Alessandra Caméra e Filippo Viana lavorano i terreni di famiglia, tra San Polo in Chianti e Bagno a Ripoli. Al Mercato portano i loro prodotti e quelli di pochi e selezionati piccoli produttori, privilegiando sapori toscani, come la fragola di Mosciano o le mele del Casentino, sempre secondo stagione.
L’enoteca Consorzio Tutela del Chianti Classico propone oltre 1.200 etichette per 4.000 bottiglie che, oltre ad essere in vendita, ogni giorno, possono essere degustate.
Il pesce in vendita da Maurizio e Paola Rossellini proviene principalmente dal mar Mediterraneo. In particolare, la prima scelta cade su prodotti provenienti dall’arcipelago toscano in nome di una maggiore freschezza, senza dimenticare il resto dei mari d’Italia, per pesce fresco e preparazioni pronte al consumo.
Luca Gardini ha aperto all’interno del Mercato la sua enoscuola, partendo dal presupposto che imparare a conoscere il vino non è solo questione di papille: si tratta di esplorazione, tradizione, identità, emozione, senso del territorio.
La scuola di cucina Lorenzo de’ Medici è stata ideata da Carla e Fabrizio Guarducci, convinti che i corsi di cucina siano uno dei veicoli più efficaci per immergersi nella cultura di un Paese.