Un fatturato di 47 milioni di euro nel 2023, con un export che incide per il 50%, in 45 Paesi al mondo. L'azienda abruzzese Madama Oliva, fondata a Carsoli (Aq) nel 1989, è tra i principali player nel mercato delle olive fresche confezionate con una produzione annua di circa 22 milioni di confezioni grazie a 20 linee produttive e oltre 400 referenze a catalogo (oltre alle olive fresche, anche lupini, paté, pomodori, altri ortaggi e spezie).
Le olive in gdo? Per Madama Oliva il futuro è l'aperitivo
“Nella gdo stiamo assistendo allo sviluppo dello ‘scaffale aperitivo’, ossia lo spazio dedicato a questo specifico momento di consumo, dove l’oliva e il lupino rappresentano una componente iconica e tradizionale tra i prodotti selezionati dai consumatori -illustra la direttrice marketing di Madama Oliva, Sabrina Mancini-. Per presidiare questo reparto, abbiamo lanciato la linea Happy Oliva che comprende quattro referenze di olive e lupini con ricette sfiziose e pronte all’uso. Innovazione e attenzione verso i nuovi trend del consumo sono i driver dell’ampliamento di gamma che prevede anche cinque inedite ricette di olive in vaso, presentate in anteprima a Cibus 2024”.
Un nuovo pack sostenibile per Madama Oliva
Di pari passo al percorso sull’innovazione di prodotto, prosegue anche l’impegno in ambito sostenibilità con il restyling dei packaging della linea “Freschissimi” disponibile nel take away. Dallo scorso febbraio, infatti, tutte le confezioni sono proposte in materiale Rpet (riciclato e riciclabile al 100%). Madama Oliva consolida il rapporto con la clientela professionale. “Per l'Italia -continua Mancini-, Cibus rappresenta una vetrina fondamentale alternandosi con altri eventi fieristici di rilievo”.