Lucano presenta una nuova bottiglia (e fa il punto su presente e futuro)

Dopo un 2023 incerto, la speranza è che i consumi di spirits ripartano con bar e ristoranti a spingere la gdo: un quadro di settore con Lucano 1894

Gli italiani comprano in negozio quello che hanno bevuto al bar o al ristorante. Il canale horeca fa da biglietto da visita per la grande distribuzione. È il quadro dipinto da Leonardo Vena, proprietario e ceo di Lucano 1894, in occasione della presentazione di Amaro Lucano Mascoli.

Con Mascoli l’arte in bottiglia

La bottiglia di Lucano 1894 ideata da Vincenzo Mascoli

Ogni anno, l’amaro presenta una nuova bottiglia, decorata da un artista di fama. Quest’anno il compito è stato di Vincenzo Mascoli, che ha vestito la bottiglia con l’idea di “raccontare in modo diverso un marchio iconico, appoggiandosi su quella che è la storia dell'amaro Lucano, quindi ricercando tutte le immagini e le foto più importanti sulle quali poi dipingere il soggetto in primo piano”.

Prodotti dal look accattivante, che “avranno come canale di distribuzione il nostro sito e-commerce, il nostro shop online e le nostre botteghe fisiche”, dice Vena.

L’inflazione nel bicchiere: ammazzacaffè ancora più amaro?

La serata è un’occasione -oltre che per bere un ottimo drink- per capire qual è lo stato dell’arte nel mercato degli spirits. Dopo la tonica ripresa del 2022, il comparto fa ora i conti con i forti rincari delle materie prime e il rallentamento del ciclo economico. L’inflazione pesa sui consumi degli italiani e gli spirits non ne escono indenni: i prezzi degli alcolici a settembre segnano un +5,4% a/a in Italia, poco oltre il dato generale al +5,3%.

Per il ceo di Lucano “il 2023 è stato un anno piuttosto ballerino. Stiamo cercando di tenere. La speranza è quella che nel 2024 possa ripartire soprattutto il canale horeca, quindi quello del bar del ristorante, che è un canale molto importante per l'Italia”.

Dal bar a casa

La bottiglia di Lucano ideata da Mascoli

Esiste infatti una dimensione sociale del bere nel nostro paese, anche se la differenza tra il numero di bottiglie vendute in bar e ristoranti è minore rispetto a quelle distribuite nei supermercati. Se l’horeca a livello di immagine ha un ruolo centrale, per l’amaro “la gdo vale il 60% del business -continua il proprietario di Lucano 1894-, con una presenza più spiccata al sud che al nord, e una distribuzione ponderata del 75%”.

Il marchio nel 2023 è rimasto stabilmente tra i primi quattro attori nel mercato degli amari, in un anno in cui il confronto-scontro tra industria e distribuzione si è rivelato particolarmente complesso, per via anche delle iniziative del governo a tutela del potere d’acquisto dei consumatori.

Il 2024? Parola d’ordine “flessibilità”

Con l’inflazione che dà segni di cedimento e il costo del denaro che sembra aver raggiunto il picco, possiamo sperare per una ripresa dei consumi dopo il 31 dicembre? “La speranza è quella che nel 2024 possa ripartire soprattutto il canale horeca -dice Vena- ma è complesso tracciare un outlook, bisogna saper essere flessibili”. L’anno prossimo sarà anche quello in cui il marchio Lucano 1894 compirà 130 anni, evento che verrà promosso con una comunicazione dedicata. Altri temi su cui spingere, la valorizzazione dell’etichetta igp e di Lucano - amaro zero°, per gli amanti del senza alcol.

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