Infedele, preoccupato, attento, ma anche povero e rassegnato. Queste le parole che il mondo del retail sceglie per definire il consumatore di oggi. “Ci sono miliardi di consumatori, ognuno con le proprie caratteristiche”, afferma Giorgio Santambrogio, Amministratore delegato di Gruppo VéGé. Ma è anche un consumatore che Mario Gasbarrino, Amministratore delegato di Decò Italia, definisce “fai da te”, ovvero consapevole che per uscire da questa situazione complessa è necessario rimboccarsi le maniche perché non riceverà facilmente aiuto dall’esterno. E quindi si sposta tra un’insegna e l’altra, ma anche tra un canale e l’altro optando sempre più spesso per il discount e scegliendo la marca del distributore.
“Quello a cui stiamo assistendo è un mutamento dei comportamenti d’acquisto da parte di un consumatore risparmiatore e razionale”, chiosa Marco Pedroni, presidente di Coop Italia. C’è una parte di popolazione che oggi sta soffrendo particolarmente, un 50% che si dichiara povera o impoverita, ma è bene sottolineare che c’è un’altra metà di italiani che ha mantenuto il proprio potere d’acquisto. “Dobbiamo puntare alla personalizzazione, sia dell’offerta, sia del rapporto sul singolo cliente”, spiega Santambrogio.
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