È un'esperienza multisensoriale e coinvolgente, quella che il museo del cioccolato di Anversa vuole offrire ai propri visitatori, anche a quelli dei negozi, dei ristoranti e delle sale eventi e riunioni presenti all'interno della struttura. Nasce così la partnership tra Chocolate Nation, appunto il museo belga, e Panasonic, che oltre alla tecnologia ha fornito il know how. Vediamo di cosa si tratta, a caccia di ispirazione per le possibili applicazioni di schermi, proiettori e telecamere all'interno di un contesto retail.
Spettacolarizzazione nel museo del cioccolato di Anversa
In tutto 20 schermi professionali, 10 proiettori laser, varie telecamere di sicurezza e soluzioni di telefonia. Il tutto al servizio di un percorso di scoperta multisensoriale, che ripercorre le tappe della coltivazione e della lavorazione delle fave di cacao, fino al prodotto finale, il cioccolato. Sono 14 le aree tematiche costruite per i visitatori, dalla giungla al trasporto delle fave attraverso l'oceano per approdare ad Anversa, porto specializzato in questo tipo di prodotti, dove il cacao viene trasformato in cioccolata.
L'esperienza diventa immersiva grazie a videoproiezioni sul soffitto, sulle pareti e sul pavimento che creano la sensazione di trovarsi su una nave porta container in alto mare, oppure di sperimentare la vista ravvicinata della macchina, immaginaria e in stile Willy Wonka, che produce il cioccolato. Accanto alla vista, luce ed effetti sonori amplificano la sensazione di realismo. In un'altra installazione, i visitatori entrano in contatto in virtuale con i produttori di cioccolato di Anversa e nel ristorante le videoproiezioni vengono usate per animare.... i piatti.
La tecnologia per l'affidabilità e il profitto
La scelta sembra essere gradita visto che nei primi 9 mesi di apertura i visitatori sono stati oltre 100 mila. La gestione del museo contava nell'efficacia della creazione di un ambiente magico. Con 3 anni a disposizione per pianificare e costruire l'esperienza del museo, le attrezzature installate sono state scelte anche in base alla capacità di rispondere a determinati requisiti, fra i quali l'affidabilità, la flessibilità rispetto agli orari di apertura del museo e una manutenzione che fosse la più "leggera" possibile. Il modello è anche replicabile all'estero, grazie al fatto che Panasonic è un provider globale.
Le tecnologie impiegate: proiettori Lcd e Dlp, monitor professionali con dimensioni comprese tra 32" e 65", telecamere Dome a 360° e video gestione con Panasonic Video Insight, sistema di comunicazione ibrido KX-NS700, telefoni da scrivania, telefoni Dect e citofoni tra loro integrati in un unico sistema.