Le differenze inventariali valgono il fatturato del quarto retailer in Europa

Oltre 49 miliardi di euro all'anno il costo delle perdite per i retailer, pari al 2,1% del fatturato

In sicurezza si spende poco più del 2% del fatturato annuale del settore retail in Europa, oltre 49 miliardi di euro. Questa è la cifra in gioco data dalla somma tra le differenze inventariali (1,45%) a cui si aggiungono le spese relative alla sicurezza (0,61%). Un valore che equivale al fatturato del quarto maggior retailer d’Europa.

In Italia la cifra si attesta a 3,3 miliardi di euro, con spese per la sicurezza di 1,5 miliardi per un totale di 4,8 miliardi, pari a circa 80 euro pro capite, con un tasso maggiore di perdita (2,4%) nel settore degli alimentari dove i prodotti più rubati sono bevande alcoliche, formaggi, carne, dolci e pesce in scatola.

Le cifre derivano dalla ricerca "Retail security in Europe. Going beyond shrinkage", basata su un database unico, che ha raccolto dati di 3.500 pdv in 11 Paesi europei, realizzata da Crime &Tech, uno spin off dell'Università Cattolica di Milano con il supporto di Checkpoint Systems.

Come andare oltre le differenze inventariali

Lo studio ha sottolineato l'importanza di andare oltre le differenze inventariali, dove non contano quindi solo gli ammanchi di magazzino ma si debba considerare la sicurezza come un mondo a 360 gradi su cui i diversi dipartimenti devono lavorare assieme, avendo come obiettivo la salvaguardia dell'esperienza del cliente e la sicurezza del prodotto.

Diverse sono le contromisure messe in atto dai retailer, dalle tv a circuito chiuso ai sistemi Eas (Electronic Article Surveillance) agli allarmi, ma anche guardie armate o meno a seconda della zona di utilizzo.

Una tecnologia, ancora poco utilizzata ma dalle grandi potenzialità è quella dell'Rfid (Radio-Frequency IDentification), che permette di ampliare il concetto di sicurezza in quanto base per la raccolta di dati a disposizione dei retailer, che possono per esempio approfondire la classificazione tra differenze inventariali conosciute e sconosciute, oltre a gestire al meglio la merce sia a livello logistico sia di esposizione. Ne abbiamo parlato con Alberto Corradini, business unit director Italia, di Checkpoint Systems.

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