La nuova linea 3B Latte e le potenzialità dell’export per Auricchio a Sial 2024

Con l'amministratore delegato Alberto Auricchio facciamo il punto sulla recente acquisizione di 3B Latte e sulle potenzialità dei mercati esteri

Anche il Camembert di Bufala, oltre che di capra, tra i formaggi del brand 3B Latte presenti allo stand di Auricchio a Sial 2024. Un assortimento che si amplia grazie all'acquisizione avvenuta a fine 2022 dello storico caseificio in provincia di Bergamo, riconosciuto per le sue produzioni della tradizione lombarda ma anche innovazioni a base di latte di capra e di bufala. E l'amministratore delegato Alberto Auricchio tiene a sottolineare come il primo mercato per questi prodotti -simbolo della tradizione casearia transalpina- sia proprio la Francia e che il gruppo, con questa acquisizione, presenta così sul mercato una gamma ampia di formaggi freschi, al momento molto conosciuti nel nord italia, e vuole estendere anche al resto della penisola e sui mercati internazionali.

Fatturato e potenzialità export per Auricchio

Il Gruppo Auricchio conta sette stabilimenti produttivi in Italia e nel 2023 ha un fatturato che sfiora i 400 milioni di euro, di cui quasi il 50% è generato sui mercati esteri. È presente in 60 paesi nel mondo con prodotti come il Parmigiano Reggiano e il Pecorino Romano che riscuotono grande successo, specialmente in America sotto il marchio Locatelli, di cui Auricchio detiene una licenza esclusiva sul mercato Usa. Una crescita si sta confermando nei paesi del nord Europa in particolare in Svezia, ma ci sono numeri interessanti in Nord Corea, mentre la Cina, nonostante il suo enorme potenziale, rappresenta ancora una sfida.

Sullo stesso ordine di idee del presidente di Afidop Antonio Auricchio, anche Alberto pensa che le prossime elezioni in Usa potrebbero rappresentare un'incognita per il settore caseario italiano. Alberto Auricchio ha sottolineato l’importanza di monitorare attentamente le politiche commerciali statunitensi, indipendentemente dal risultato delle elezioni presidenziali, poiché entrambe le parti, Trump e Harris, hanno promesso di proteggere la produzione nazionale con dazi.

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