La mdd secondo Dit: qualità e distintività #Marca25

Dit Marca 2025
Lo stand Dit a Marca 2025
Prosegue lo sviluppo della mdd Dit per le insegne Sigma e Sisa: a Marca 2025 la centrale ha portato la linea di vini a marchio selezionati da Slow Food.

Prosegue lo sviluppo della mdd Dit per le insegne Sigma e Sisa: a Marca 2025 la centrale ha portato la linea di vini a marchio, di produzione locale, selezionati da Slow Food.

Dit a Marca 2025, prosegue la collaborazione con Slow Food

Dit Marca 2025
Roberto Romboli, responsabile mdd di Dit

La partnership con Slow Food nel corso del 2024 si è ampliata al mondo del vino, con le segnalazioni delle micro-eccellenze da inserire in assortimento in esclusiva. Il brand è Gusto&Passione Selezione Slow Food Italia, con circa 20 referenze lanciate prima di Natale 2024. “Abbiamo avuto riscontri molto positivi dai soci -commenta Roberto Romboli, responsabile mdd di Dit- , ormai quasi tutti i punti di vendita hanno una cantinetta. Hanno apprezzato la possibilità di avere vini in esclusiva, con un marchio registrato riconoscibile come Gusto&Passione, e l’indicazione della cantina di produzione. La selezione avviene in ogni regione, seguendo il circuito Slow Food, un marchio prestigioso”. Al vantaggio di trovare sugli scaffali del proprio negozio di vicinato un prodotto d’eccellenza e di nicchia si aggiunge il riflesso positivo di impatto sociale, poiché si tratta di cantine piccole, che altrimenti non avrebbero possibilità di accesso alla distribuzione moderna.

“Le dimensioni di Dit in questo caso sono un vantaggio -prosegue Romboli-. I piccoli produttori riescono a soddisfare la nostra richiesta e Dit riconosce loro la giusta dignità, con un posizionamento a scaffale medio-alto, tra 5 e 10 euro alla bottiglia, adeguato a un buon vino locale. Dunque non si tratta di un’apertura di scala”.

I numeri e i pilastri della mdd Dit (Sisa e Sigma)

Dit Marca 2025
Lo stand Dit a Marca 2025

La mdd Dit nel 2024 è cresciuta del +4% a valore e del +6% a volume, nonostante la congiuntura non particolarmente positiva, gestendo quasi 2 punti di deflazione. I soci più virtuosi che hanno una quota di mdd pari al 16%, l’obiettivo fissato da Dit in un piano biennale 2024-25 al quale tutti i soci progressivamente si adegueranno. “La crescita del 2024 si deve alla collaborazione con i fornitori -spiega Roberto Romboli-: non abbiamo prezzi a listino che rimangono fissi per lunghi periodi, al contrario, seguiamo l’andamento delle materie prime, di conseguenza se il mercato scende il fornitore collabora ci permette di abbassare i prezzi. Il 2025 sarà un anno tutto da scoprire, perché ci sono segnali sotto il profilo dei costi energetici al momento poco rassicuranti”.

“Per la mdd Dit ragiona con una logica di convenienza relativa -spiega Alessandro Camattari, direttore commerciale e marketing di Dit-. Al primo posto mettiamo la qualità, e la sua giusta remunerazione. Di conseguenza il turnover dei fornitori è molto basso, per governare la leva del prezzo. I nostri accordi sono di lungo periodo, anche se formalmente si rinnovano ogni anno. Si cambiano invece se sorgono divergenze su qualità e servizio, non tanto sulla convenienza in senso stretto”.

La mdd per Dit è l’elemento distintivo per eccellenza delle insegne: sulla Idm la competizione è sul prezzo, mentre sull’offerta commerciale a marchio proprio la competizione si gioca sul trasferimento dei valori dell’insegna. “Non possiamo neanche lontanamente immaginare un prodotto a marchio che non sia qualitativamente coerente con l’aspettativa del cliente -aggiunge Camattari-. La qualità in primis, il prezzo in seconda battuta, il cliente che entra in Sisa e Sigma sa che questo è il ruolo della nostra mdd, quello corretto per il nostro posizionamento”.

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