La consueta conferenza stampa di fine anno di Conad ha offerto l'occasione per raccontare la cooperativa attraverso i risultati dell'anno e gli investimenti che la proietteranno nel futuro. Due le certezze: l'impresa ha fondamentali solidi e cresce organicamente e costantemente; il panorama della società italiana è in forte cambiamento, con margini che si assottiglieranno e nuove esigenze e bisogni che aspettano di essere colti. Un altro annuncio importante: la sponsorizzazione della maglia bianca al Giro d'Italia, con un accordo di lungo periodo.
Vediamo i dettagli presentati dal presidente Mauro Lusetti e dal direttore generale Francesco Avanzini.
I numeri di Conad nel 2024 e gli investimenti per il 2025
Una crescita di oltre il 70% in 10 anni: questa la parabola del fatturato di Conad che chiuderà l'anno a 21,1 miliardi di euro.
La composizione del fatturato di Conad per formati di vendita
5,5% | Concept/servizi |
6% | Discount |
11,5% | Ipermercati |
17% | Prossimità |
20,2% | Superstore |
40% | Supermercati |
Quel 5,5% corrisponde a circa 1 miliardo di euro di fatturato, ed è la parte più innovativa, differenziante e competitiva, che Conad intende cavalcare per compensare, come i grandi colossi europei e statunitensi, il calo dei margini. Quel beyond trade che all'estero è già un business consolidato di molti retailer (i cui ricavi sono ormai circa 50% retail e 50% beyond trade) e che in Italia si sta appena affacciando. Su questo fronte andranno molti degli investimenti previsti nel 2025.
Quel miliardo e quel 5,5% rimangono anche fuori da conteggio della quota di mercato nella leadership della gdo, nella quale primeggia Selex al 15,43%, mentre Conad risulta al secondo posto al 14,90%; a seguire Coop Italia, VéGé, Eurospin, Esselunga, Lidl Italia, Agorà, Carrefour, MD Spa, Pam, Finiper, Aspiag, Despar, C3, Crai, Dit e Rewe.
Avanzini ha sottolineato più volte la specificità di Conad come brand unico, vera marca a livello nazionale e multicanale, nel retail e anche nei servizi aggiuntivi, dai carburanti ai pet store fino alla ristorazione e alla parafarmacie.
A livello regionale Conad è leader in 7 regioni, e quest'anno ha conquistato l'Emilia-Romagna, secondo in 4 regioni e terzo in 5. Il Nord rappresenta ancora territorio di possibile sviluppo, attraverso acquisizioni.... aspettando i tassi in calo.
Anche la produttività, nella quale Conad si posiziona al 5° posto con 7,70 euro al mq, va parametrata alla presenza nazionale, da Bolzano a Palermo, e alla metratura media, pari a 791 mq.
"In futuro, conterà non tanto essere essere primi o secondi in questa classifica -ha detto Francesco Avanzini- ma fare innovazione di prodotto e di format, perché viviamo in un mercato maturo, con una popolazione in decrescita e sempre più anziana. Per questo conterà lo sviluppo dei soci e la capacità di fidelizzarli. Noi siamo già un brand unico in tutta Italia, con un asset importante, rappresentato dal 12 milioni di famiglie che entrano nei nostri negozi, con 9,8 milioni di carte, di cui 7,2 milioni attive".
I format con la crescita più marcata sono quelli nuovi, dove c'è più specializzazione: la prossimità di TuDay Conad, i Pet Store e Conad Superstore. La crescita organica va coniugata con l'innovazione di formato e di prodotto. Nel totale dei negozi vanno conteggiati anche 173 tra bar, somministrazione e ristorazione e 425 format specializzati, a comporre un totale di 598 concept beyond trade. Pet Store (166), Conad Self 24h (le stazioni di servizio, sono 51), Parafarmacia Conad (185), Ottico Conad (23) sono gli altri canali, oltre alla ristorazione.
"Il trend salute e benessere sarà in grande crescita, e lo cavalcheremo con acquisizioni -aggiunge Avanzini-. Non solo prodotti di parafarmacia, ma anche prodotti alimentari con un profilo specifico, integrazione alimentare e liquida, per i clienti che avranno la capacità di consumo di fare queste spese specifiche".
La chiave è appunto la differenziazione, cogliere i nuovi bisogni e prontamente rispondere. Il digitale ha il ruolo di mettere insieme tutti gli elementi, con la app HeyConad nella quale si spazia dalla spesa ai servizi finanziari, il tempo libero e così via.
Perché Avanzini ha così insistito sulla parola brand? Per la rilevanza economica che Conad ha acquisito in questi anni, fuori standard per l'Italia, tali da rendere la mdd Conad una vera marca, "anche se non abbiamo le fabbriche", commenta Avanzini. Conad è l'8° brand in Italia per valore, secondo Brand Finance, e l'11° nella classifica dei primi 50 retailer europei.
Ecco il valore della filiera che sviluppa:
A questi numeri vanno aggiunti quelli dei risparmi per le famiglie dati dall'acquisto di un prodotto mdd, con prezzi più competitivi rispetto alla marca leader Idm: 7,7 miliardi negli ultimi 10 anni, 1,1 miliardo nel 2023, un argine per l'inflazione.
+3.000 media referenze processate ogni anno
+5.300 referenze totali della mdd
+19.000 verifiche, analisi e controlli annuali sulla mdd
12 milioni di famiglie la scelgono
6,3 miliardi di fatturato alle casse per la mdd nel 2024
33,7% Quota mdd Conad
23,2% Quota mdd media in Italia
39% Quota media in Europa
+4,7% A valore, la crescita della mdd Conad
77% delle categorie in cui è presente, nelle quali la mdd è al primo o secondo posto
9,8 milioni le carte fedeltà Conad (+0,8 milioni nel 2024)
7,2 milioni attive e con il consenso allargato
2 milioni con il IV consenso
"Non siamo bravi -aggiunge-siamo quasi al livello europeo. Ma facile fare i fenomeni, se non ci si confronta con i discount. Non è un atteggiamento anti-industriale, è il cliente che decide. La mdd Conad cresce più della media italiana, in Italia un prodotto su 3 è a marchio Conad, è la prima marca per awareness e soprattutto è il primo fattore di scelta del negozio dove fare la spesa". Oltre il 20% delle famiglie italiane sceglie i punti di vendita Conad in virtù della presenza della mdd.
I pilastri strategici della mdd sono convenienza, salute & benessere, sostenibilità, servizio e indulgence. Sul fronte della sostenibilità l'impegno di Conad è su più fronti, e Avanzini rimanda al Bilancio 2026 nel quale vedremo i numeri certificati.
I numeri delle carte fedeltà e delle carte Conad incluse Conad Pay, CartaPrepagata Conad e Più Conad Card fanno di Conad l'azienda con il parco clienti più ampio, così da poter accedere a partnership con altre imprese per offrire servizi aggiuntivi ai clienti. Viaggi (partner Welcome), salute (partner Bianalisi), pet (partner Bluvet), assicurazioni (partner Chubb), ristorazione, tutto ciò di cui le famiglie hanno bisogno, coerentemente con i valori Conad e la finalità prima, la fidelizzazione.
Tra i nuovi business da sviluppare rientra anche il Retail Media, ma basato sull'analisi dei dati e la clusterizzazione dei clienti.
Tutto questo si fa con gli investimenti e la formazione, che Conad sta già portando avanti anche in questi ambiti, grazie alle Academy dei soci sul territorio.
Il futuro, quali i pilastri per il 2025
Il piano strategico partiva nel 2023, e prosegue nella volontà di consolidare il presente, quindi il business retail classico di Conad, poi nella canalizzazione, ovvero i formati specializzati citati, l'efficienza, operativa e logistica, e la formazione.
Per il futuro Conad dovrà cogliere le opportunità e le innovazioni del mercato, per conservare la leadership, affrontare la digitalizzazione e la sfida della sostenibilità. In totale circa 2 miliardi di investimenti dal 2023, di cui 727 milioni nel 2024 e altri 515 milioni nel 2025.
"Tutte le nostre cooperative hanno la stessa visione, viaggiano nella stessa direzione, pur partendo da storie diverse", ha concluso il direttore generale.
Ecco il commento di Avanzini a questa slide sulla profittabilità:
Ed ecco invece il commento all'andamento dell'inflazione:
Il bilancio di un anno del presidente Lusetti
Il presidente Mauto Lusetti ha fatto un bilancio del 2024 partendo dai dati di scenario: la permacrisi cui ormai siamo abituati. Un Pil che cresce molto meno delle aspettative, +0,5%, un'inflazione che si è fermata, anche se non si è ridotta, ma si attesta al +1,3% (nel 2023 era al +5,7%) e un tasso di disoccupazione anch'esso in calo, al 6,5% rispetto al 7,7% del 2023. Non solo ombre, anche qualche bella notizia. come la capacità che ha mostrato la gdo di sapersi muovere insieme, per esempio aderendo alle iniziative governative di contenimento dell'inflazione o raccogliendo anni di sforzi per l'accordo sui buoni pasto nel decreto concorrenza. Per le vendite questo è un momento positivo che fa ben sperare per la chiusura di fine anno, anche se il Natale, siamo al 19 dicembre, non è ancora partito.
"Conad si è dimostrato un sistema solido -ha detto il presidente- che è stato capace di affrontare le sfide quotidiane della permacrisi, conservando la prerogativa di insegna leader, presente con la stessa insegna e le stesse politiche commerciali in tutta Italia, confermando gli investimenti a sostegno dell'innovazione, chiave per essere sempre più distintivi".
Una crescita continua, non fatta di alti e bassi, nella quale spicca circa un miliardo prodotto dai nuovi business, beyond trade appunto, e la forza della mdd, sempre più marca e sempre più connotata dall'innovazione.
L'altra sfida per Conad sarà quella della prossimità: l'insegna è presente in circa 1.500 piccoli comuni, dove sarà cruciale trovare l'efficienza, per continuare a dare un servizio anche a questi consumatori. Il Censis ha appena pubblicato un rapporto nel quale si afferma che circa il 50% dei cittadini che vivono in un piccolo comune ha difficoltà a servirsi per la spesa da un negozio della gdo.
Nel futuro conterà la solidità delle imprese, per esempio negli indispensabili investimenti per la logistica, nella tendenza inevitabile all'aggregazione delle imprese per fare massa critica, negli investimenti per la sostenibilità.
Il presidente ha anche citato con fierezza le iniziative di Conad per restituire valore ai territori, e soprattutto ai giovani: la piattaforma Sosteniamo il Futuro, che raccoglie fondi per scuole, ospedali, e la Fondazione Conad Ets, focalizzata soprattutto sui giovani.