Un universo fatto di aspirazioni, desideri, ambizioni, elementi intangibili ed effimeri. Eppure, nonostante questa identità impalpabile, il mondo del beauty è ancora fortemente legato a modalità comunicative rassicuranti che poggiano le basi su narrazioni centrate sul prodotto e sul consumatore. In uno scenario dove la ricerca di empatia con il brand o l’insegna è l’obiettivo principale, lo strumento più importante è lo storytelling che dai mezzi tradizionali si è via via spostato sul canale digitale (come nel caso di Ethos Profumerie con l’iniziativa Ethos Stories). Senza tralasciare l’ormai consolidato supporto di blogger e influencer, le aziende della bellezza puntano ai canali di comunicazione digitali (Instagram e Facebook in testa) per creare engagement e costruire una strategia capace di coinvolgere più utenti rispetto a una campagna tradizionale. Da una analisi di Blogmeter sulle performance della cosmesi in ambito social (profili in lingua italiana), tra i nomi di spicco compaiono per esempio Bottega Verde -che coinvolge su Facebook i clienti con una strategia cliente-centrica mediante offerte e post promozionali, e Sephora, attiva su Instagram con immagini d’effetto e il supporto di numerosi influencer.
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