Istat: spese ferme per le famiglie italiane

Istat certifica la stasi dei consumi; nel 2010 infatti ogni nucleo ha speso 2.453 euro, con una variazione rispetto all'anno precedente di +0,5%. Tenendo conto dell'inflazione di periodo e delle possibilità di errore statistico nella definizione del campione si tratta di un valore numerico da considerarsi uguale a quello del 2009.

I dati
La spesa media in valori correnti per generi alimentari e bevande non ha avuto variazioni significative rispetto al 2009 (+1,2%) e si attesta a 467 euro mensili; in particolare, aumenta la spesa per carne, mentre continua a diminuire quella per oli e grassi.
La quota di spesa per alimentari e bevande rimane costante fra le famiglie del Nord e del Centro (16,5% nel Nord e 18,6% nel Centro), mentre aumenta nel Mezzogiorno, arrivando a rappresentare un quarto della spesa totale.
La spesa non alimentare, analogamente a quella alimentare, risulta stabile e pari a 1.987 euro mensili.
È in diminuzione rispetto al 2009 la spesa per combustibili ed energia e quella per altri beni e servizi, ma il dato è ascrivibile al minor bisogno di riscaldamento invernale nel 2010, grazie a una temperatura mediamente più mite.
Continua ad aumentare il peso dell'abitazione sulla spesa media mensile, così come aumenta il peso di sanità e istruzione.

Le regioni
Quanto alla distribuzione geografica della spesa, la Lombardia guida la classifica, con una spesa media mensile più elevata (2.896 euro), seguita da Emilia-Romagna (2.885) e Veneto (2.876). Fanalino di coda la Sicilia, con una spesa media mensile (1.668) di oltre 1.000 euro inferiore a quella delle regioni con la spesa più elevata.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome