Rinnovamento della rete di vendita per adattarla all’evoluzione dei consumi e nuove aperture: saranno questi i capisaldi di Selex nel 2022.
A spiegare le direttrici strategiche del 2022 il direttore generale Maniele Tasca, il quale fa anche il punto sull’integrazione dei nuovi soci, indicando la rotta della multicanalità.
Un programma di sviluppo senza strappi quello del secondo gruppo italiano (14,5% di quota di mercato secondo la rilevazione fatta da Iri a giugno, generata con le insegne nazionali Famila, A&O e C+C, oltre a una serie di brand locali), che a fine novembre ha tenuto l’assemblea dei soci, chiamata, tra l’altro, anche ad approvare il preconsuntivo. La stima è per una chiusura di esercizio a 16,7 miliardi di euro, in crescita del 3,1% rispetto al 2020, per il gruppo che opera in 100 delle 107 province italiane con una rete commerciale formata da 3.229 negozi e un organico di oltre 41mila addetti.
Per il 2022, le imprese Selex hanno stanziato 460 milioni di euro per investire sull’apertura di 95 nuovi punti di vendita, di cui 53 tra superstore e supermercati, e sulla ristrutturazione di 97 unità esistenti. In questo contesto di crescita, Selex, nel 2021, ha spinto molto sulle politiche promozionali, che hanno consentito ai clienti di risparmiare 700 milioni di euro, nella consapevolezza che la salvaguardia del potere d’acquisto è un tema cruciale in questa fase delicata tra ripresa post-pandemica e brusco ritorno dell’inflazione.
Buoni risultati sono arrivati anche dall’eCommerce, attivo ormai in tredici regioni, e dalle mdd, arrivate a valere un miliardo e mezzo di euro.
Con questi numeri come si cresce nel 2022?
Il focus sono sempre gli investimenti. Rinnovare la rete di vendita, adattandola allo scenario dei consumi in termini di spazi e servizi, e fare nuove aperture, sono le direttrici attraverso le quali contiamo di continuare a crescere nei prossimi anni. Ma siamo consapevoli che questo non basta. Bisogna incrementare l’innovazione a tutti i livelli, assortimenti, politiche commerciali, servizi, per tenere conto dei forti cambiamenti che stanno attraversando la nostra società. Troppo spesso i clienti sono più avanti delle aziende in termini di aspettative: soddisfarli prima dei concorrenti vuol dire prendere quote di mercato.
Quali strategie metterete in campo per centrare gli obiettivi che vi siete dati?
Nel 2022 non mi aspetto grandi sorprese, perché penso che saremo tutti molto concentrati nella gestione dei forti incrementi dei costi dei prodotti. Si profila un anno molto difficile sul piano del conto economico perché, come distributori, saremo schiacciati tra la necessità di difendere il potere d’acquisto dei clienti, mantenendo una forte competitività, e l’esplosione di prezzi e delle spese per servizi.
Quindi le parole chiave del 2022 di Selex saranno ...
Inflazione, competitività, sostenibilità e omnicanalità.
Il 2021 ha visto l’ingresso di sei nuovi soci. Come sta andando la loro integrazione nel gruppo?
Si stanno integrando senza intoppi grazie alle loro caratteristiche di imprese familiari di grande qualità ed affidabilità, con valori totalmente allineati a quelli degli altri soci Selex. Del resto, per stare insieme è fondamentale avere caratteristiche e valori simili. Un altro aspetto importante è il fatto che progetti, sinergie e confronti sviluppati a livello di gruppo vengono percepiti come un valore aggiunto. Il processo di integrazione proseguirà anche nei prossimi anni, soprattutto per quanto riguarda le sinergie nell’ambito delle marche del distributore.
A proposito di mdd, quali le priorità?
Il nostro obiettivo è ottimizzare in termini di qualità e convenienza gli assortimenti dei nostri differenti brand: Selex, Vale, Consilia e Il Gigante.
Quali sono, invece, i progetti in cantiere per rendere i negozi ancora più distintivi e attrattivi per i clienti?
Puntiamo in particolare sull’adattamento e sull’ampliamento dei reparti freschissimi, sull’integrazione di nuovi servizi a partire dall’eCommerce e, infine, su una crescente attenzione per la comodità dei consumatori, offrendo spazi accoglienti e adeguati alle nuove sensibilità.
da Gdoweek n. 1, 15 gennaio 2022