Bazr è una app di social commerce che nasce nella mente di Simone Giacomini, giovane imprenditore della media company Stardust (ceduta al gruppo Gedi). L'esperienza con gli influencer, che si trovano in difficoltà sui social perché formalmente estranei alla vendita, lo ha spinto a proporre una piattaforma dedicata ai venditori, ai brand e a chi vuole acquistare.
Il social commerce puro di Bazr
L'idea è nata a luglio del 2022 e viene ufficialmente lanciata oggi dopo mesi di stress test, con una base di oltre 50.000 utenti registrati. Per ora è attiva in Italia ma diventerà un soggetto europeo, con l'epansione dal 2026 in Francia e Germania. Bazr connette i creator (di contenuti), i brand e gli utenti su un social ufficialmente dedicato alla sola vendita, dove l'intrattenimento è un di più affidato alla bravura dei creator.
Tutti possono iscriversi gratuitamente, e la remunerazione per tutti arriva da fee sulle vendite. I prezzi saranno allineati a quelli del prodotto proposto sull'eCommerce del brand o del reseller, ma il tasso di conversione dei contributi cui si mira è doppio rispetto a quello di un eCommerce: non l'1,4% ma il 3%. "Brand, utenti, creator insieme costituiscono un delicato equilibrio da bilanciare -spiega il Cso Timothy Carniato- per questo devono crescere simultaneamente. Su Bazr influencer, specialisti di settore, creatori di contenuti trovano un luogo per raccontare prodotti e servizi realmente disponibili, superando il blocco dei social occidentali tra visione del prodotto e suo acquisto".
Bazr condivide il servizio e diffonde il messaggio alla sua audience, certifica i venditori e si occupa dell'assistenza al cliente rispondendo direttamente. I clienti vedono i prodotti e i servizi raccontati dai propri influencer preferiti, con i quali possono interagire in chat. Dunque una chat che avviene tra il potenziale cliente e magari il personaggio famoso che sta vendendo un determinato prodotto.
I creator realizzano dirette streaming, rese poi disponibili in differita, nelle quali si può acquistare direttamente, cliccando sul prodotto. Ciascun prodotto o servizio ha una propria scheda dettagliata. Una sorta di pubblicità che i clienti cercano, simile a quello che fa per esempio Qvc in televisione. Si può acquistare in live streaming, in differita e sui video teaser.
L'idea di Simone Giacomini è ben sovvenzionata da 3 fondi d'investimento che fino ad oggi hanno sovvenzionato con circa 8 milioni di euro il progetto. Il principale è Valiant Asset, che sta sostenendo anche tutta la campagna promozionale.
Quali prodotti si trovano sul marketplace?
"Bazr è partito con prodotti di elettronica di consumo di uso quotidiano, non necessariamente brand noti, ma prodotti originali che hanno bisogno di essere raccontati -dice Carniato-. Poi accessori moda, borse, occhiali, scarpe scegliendo brand famosi da raccontare in maniera diversa e brand emergenti. In prospettiva anche la ristorazione e più in generale coupon ed esperienze. Per esempio i concerti estivi. Sempre con un approccio esclusivo ed esperienziale, per esempio non il solo ticketing, ma l'esperienza di arrivare in macchina al concerto accompagnati dal proprio musicista preferito". Non importa che sia una rockstar, il modello di Bazr dà ampio spazio alle nicchie verticali.
Solo alto di gamma? Sicuramente il lusso è un'area d'interesse, ma la categoria dominante è l'impulso, non necessariamente a un prezzo inavvicinabile. Un esempio è la vendita fatta in test di memorabilia calcistiche, cappellini, magliette, per Kings League, andate a ruba immediatamente. "Non sono aste, e non è detto che i prezzi siano alti, dipende dai prodotti -spiega Alberto Starace, chief commercial officer, una carriera nel retail da Fnac a Vente Privee (Veepee)-. Non solo, non è detto che il video, il replay e il teaser parlino espressamente del prodotto: per esempio potrebbe trattarsi di un'intervista a un personaggio famoso, sotto la quale scorrono prodotti a lui legati da acquistare, senza nemmeno che vengano citati".
Campagna di promozione
L'obiettivo della campagna è arrivare a 10 milioni di persone per ottenere l'iscrizione a Bazr di 1-2 milioni di utenti entro l'anno. La campagna è stata affidata ad Accenture Song, con l'obiettivo di estenderla all'Europa. Lo spot verrà diffuso a partire da domani sulle reti Tv Rai e Mediaset e può contare su 5 ambassador: Alessandro Borghese, Diletta Leotta, Elena
Hazinah, Sespo e Moonryde.
Il livello dell'investimento si vede dalla partecipazione a Casa Sanremo, con la presenza diretta di creator e l'allestimento degli spazi, oltre alla vendita di prodotti collegati, le attivazioni con Kings League, poi in stazioni e aeroporti. Il fil rouge è abbinare fisico e virtuale, attivazioni in presenza e in digitale sulla app.
La squadra del social commerce Bazr è costituita da Timothy Carniato, chief strategist and product officer, Anna Viganò, chief marketing officer, Alberto Starace, chief commercial officer, e Simone Giacomini, l'ideatore, con una squadra di circa 40 persone.