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“Conquistare i mercati esteri”. Se le vecchie generazioni di
industriali preferivano “coccolare” il mercato italiano, gli “eredi” guardano
con interesse ai Paesi emergenti. A Linkontro Nielsen la parola passa ai
“giovani”. A confronto ci sono Domenico Zonin, vicepresidente della Casa Vinicola Zonin, Vincenzo
Cremonini, amministratore delegato del Gruppo Cremonini e Andrea Merloni,
presidente di Indesit.
Esperienze internazionali
La tanto deprecata “fuga dei cervelli” per Zonin può
diventare un'arma vincente per l'internazionalizzazione perché “se è vero che
molti vanno via -dice- è anche vero che molti tornano con un importante
bagaglio di esperienza”.
Negli ultimi dieci anni, il Gruppo Cremonini ha raddoppiato
la quota di incidenza dei mercati esteri. “Abbiamo puntato l'attenzione sulla
Russia e sull'Africa -sottolinea l'Ad-. Il continente africano rappresenta il
15% della nostra attività, mentre il blocco dell'Est europeo si aggira intorno
al 20-25%”. Ma l'Italia rimane ancora lenta rispetto ai Paesi emergenti. “Nel
2010 la quinta azienda al mondo produttrice di vino -spiega Zonin- è cinese”.
Quali ingredienti per la crescita?
Merloni non ha dubbi: “un rapporto diretto con il
consumatore reso più facile dai nuovi strumenti di comunicazione”. Per Zonin
“vincerà chi investe sulla qualità”. Dei 3 miliardi di euro di fatturato, 680
milioni arrivano a Cremonini
dalla ristorazione. “Abbiamo recentemente approvato un nuovo
progetto di steak house”.
Rapporto distribuzione-produzione.
“Se la distribuzione sarà in grado di valorizzare il
prodotto e mantenere i valori di comunicazione, la relazione può crescere” dice
Merloni.
Particolarmente felice è il settore delle carni, funestato
tempi addietro dal fenomeno della mucca pazza. “Questo fatto ha cambiato le
regole del gioco -racconta Cremonini- e ha posto le basi del cambiamento nel
rapporto tra distribuzione e produzione. Pianificare è diventato
indispensabile”.
Futuro del Paese. Quali priorità?
Per Zonin: “Il miglioramento
arriverà dalle nuove generazioni”. Cremonini chiede riforme. Merloni auspica:
“una presa di coscienza degli italiani per un cambiamento reale, formazione e
valorizzazione del patrimonio”.
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