Hi-low vs edlp: strategie di prezzo a confronto

Le strategie di prezzo dei retailer tra hi-low e edlp: discussione comparativa esplorando vantaggi, svantaggi e applicazioni pratiche

Nell’evento di Confindustria tenutosi presso l’Unione Industriali Napoli, le politiche di prezzo sono state al centro della sessione titolata “Hi-low vs edlp: strategie a confronto discussione comparativa tra i modelli di prezzo hi-low e edlp, esplorando vantaggi, svantaggi e applicazioni pratiche nei diversi contesti di mercato”. Con la moderazione della direttrice di Gdoweek e Mark Up Cristina Lazzati, si sono scambiati i punti di vista di Fabio Sordi, direttore commerciale di Selex, Roberto Comolli, dg di Food 5.0 Crai, e Giovanni Arena, presidente di Gruppo Végé, ad di Gruppo Arena.

Più edlp che promo

Il momento di mercato è caratterizzato da prezzi ormai saliti e stipendi rimasti stabili. In questo scenario: "L'edlp -comincia Sordi di Selex- è il migliore dei mondi possibili, ma in realtà hi-low e every day low price sono due politiche che si adattano all'ambiente in cui l'insegna opera, serve elasticità. L'edlp può essere usato in un punto di vendita in funzione di attrazione: il cliente negli ultimi 5 anni ha aumentando la frequenza di spesa, per tenere sotto controllo le uscite: quello che cerca il cliente non sono più promozioni e l'edlp va incontro alle richieste del consumatore". Ma l'edpl non è la soluzione sempre e comunque: "La formula dell'every day low price -continua Sordi- non può funzionare in grandi metrature".

"L'edlp -sottolinea Comolli, di Crai- è solo una tecnica di vendita che dà dei vantaggi. No ai volantini, no alle promozioni e grande spazio alla marca privata: bisogna dedicarle la metà degli spazi". Comolli però ammette che l'edlp non funziona per esempio nei centri commerciali.

Edpl non per tutti i contesti

"L'edlp non è -sostiene Arena- la medicina nel largo consumo. Noi abbiamo scelto, in diversi nostri progetti, come Decò e Dodecà, di applicare l'edlp sulla marca propria, seguendo invece l'hi-low per i brand dell'industria. Non immagino un'insegna che applica in tutta Italia la politica dell'edlp: bisogna dare risposte specifiche alle varie locazione in cui si posizionano i punti di vendita".

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