Centoventi aperture in un anno, rispetto alle 94 previste, rappresentano una cifra che indica l'accelerazione dei progetti di sviluppo del Gruppo Teddy, attivo con le insegne Terranova, Calliope e Rinascimento. Nonostante la pandemia, infatti, l'azienda ha avanzato velocemente potenziando la propria presenza in Italia e all'estero, in Paesi quali
Austria, Grecia, Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca ma anche in Marocco e in Medio Oriente con Arabia Saudita e Kuwait, fino alla Russia e alla Mongolia e ancora più in là nelle Filippine. Il Gruppo è tornato in mercati quali Egitto, Giordania, Armenia e Kazakistan, dai quali era stato costretto ad uscire per inflazioni e guerre.
“Abbiamo voluto avere fiducia in due componenti basilari della nostra cultura aziendale, la centralità del cliente e la imprenditorialità diffusa, che ci hanno consentito di arrivare oltre i traguardi che ci eravamo prefissati -commenta il direttore sviluppo della Teddy Pierluigi Marinelli-. Nello stesso tempo abbiamo adottato un approccio tattico che ci fa essere particolarmente attenti a cogliere opportunità impreviste. Questo risultato è però soprattutto dovuto alla solidità delle relazioni di partnership locali che abbiamo costruito negli anni, che si sono dimostrate più forti della tempesta pandemica”.