Grom chiude le gelaterie e si riduce alla vaschetta

Grom nel centro commerciale Nave de Vero, a Mestre
Una delle più note gelaterie italiane chiude i negozi per puntare tutto sul confezionato nei supermercati

Addio gelaterie Grom. Sette chiusure in totale, tre previste nel 2020. Così riportano giornali e agenzie. Secondo Unilever, che ha acquisito nel 2015, per 40 milioni di euro, la catena fondata da Federico Grom e Guido Martinetti, al banco gelato classico i consumatori preferiscono la gdo.

Non è chiaro (dall'azienda non abbiamo ricevuto un comunicato ufficiale) se le chiusure sono totali, riguardano cioè tutte le gelaterie, o coinvolgono solo una parte della rete.

I punti di vendita Grom sono 27 in Italia e 10 nel mondo, fra cui Dubai, Nizza, Londra, Los Angeles. A Milano ne ha 9, quasi tutte centralissime, da Corso Buenos Aires (una delle prime aperte a Milano) a Gae Aulenti, da via Santa Margherita (Piazza Scala) alle Colonne di San Lorenzo.

Si chiude così una delle catene di maggior successo negli ultimi quindici anni, partita da una piccola (25 mq) gelateria artigianale a Torino (e aperta con un investimento di 32.500 euro cadauno, e un prestito di 60 mila euro) e conclusasi prima con la cessione a un re della gelateria industriale (Unilever detiene, fra gli altri, il marchio Algida) poi con la definitiva chiusura delle gelaterie.

 

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