Formazione, innovazione, consapevolezza e capitalizzazione sono le parole chiave per l’”ecosistema” che in Italia ruota attorno alle startup: sono i neoimprenditori ma anche le imprese già affermate, i venture capitalist, i soggetti pubblici che i fondi devono garantirli. Quattro parole al centro oggi degli “Stati generali dell’Ecosistema Startup”, organizzati a Milano da Italia start up, l’Associazione no profit che rappresenta il mondo che valorizza la nuova imprenditorialità del nostro Paese.
Il confronto
Soggetti pubblici e privati si sono confrontati e sono state presentate esperienze virtuose di cooperazione; in particolare si è fatto il punto sulle iniziative a cui ha dato vita il ministero dello Sviluppo Economico all’epoca del Governo Monti e che oggi stanno per trovare una piena attuazione. In Italia, si è sottolineato all’incontro, oggi sono disponibili oltre 200milioni di euro da investitori di capitali di rischio per le startup e molte imprese di medie e grandi dimensioni guardano alle startup come a un aspetto strategico del loro business, come ha spiegato il presidente di Italia Startup, Riccardo Donadon. A lui ha fatto eco Stefano Firpo, capo della Segreteria Tecnica del Ministro dello Sviluppo Economico: “Sostenere l’innovazione oggi è la strada maestra per sostenere il made in Italy, in funzione soprattutto dall’appuntamento con l’Expo”