Food, persone, territorio e ambiente nel report di sostenibilità di Finiper

Iper la grande i - Finiper Canova
Immagine da Adobe stock
Sono quattro le pietre miliari del report di sostenibilità di Finiper Canova per i suoi marchi Iper la grande i e Unes

Finiper Canova pubblica i primi report di sostenibilità, completamenti digitali, per i marchi Iper la grande i e Unes. Nel 2023 il gruppo ha istituito un comitato esg, coordinato da un manager, per diffondere la cultura della sostenibilità in azienda. I report arrivano in occasione dei cinquant'anni di attività. Attraverso un piano triennale, viene ribadito l’impegno a ridurre l’impatto ambientale, attraverso quattro pilastri: cultura alimentare, persone, creazione di sinergie nelle comunità e nei territori, ambiente e futuro.

Cultura alimentare

La cultura alimentare, non solo intesa come educazione del consumatore ad abitudini alimentari più sane, ma anche come consapevolezza che i cibi derivano da filiere che rispettano l’ambiente e preservano le caratteristiche benefiche degli alimenti. In quest’ottica, rafforzati i criteri nella selezione dei fornitori, attraverso la cui scelta Finiper vuole valorizzare le specificità territoriali. Un impegno che in questo senso ha dato vita a iniziative come il marchio il Viaggiator Goloso, brand premium che rende disponibili eccellenze alimentari ad un prezzo accessibile, tenuto conto della loro qualità. Nel bilancio, per il marchio Iper la grande i, Finiper pone l’accento sull’importanza del Patto qualità Iper, attraverso il quale il retailer certifica l’uso di materie prime tracciabili, da fornitori di qualità. Ne sono esempi orate e branzini allevati nel Mar ligure a meno di 1 chilometro dalla costa e con un determinato contenuto di omega 3, prosciutto cotto e mortadella ottenuti da suini che non hanno assunto antibiotici, pollame privo di ogm, formaggi derivanti da latte di produttori con un certificato rispetto degli animali.

Cultura alimentare anche come riduzione dello spreco: a tal riguardo, attivato in 8 punti di vendita Regusto, un progetto di riduzione sprechi alimentari partito da Iper la grande i per poi estendersi anche ai centri di distribuzione e, a tendere, agli store Unes. Il progetto, grazie a una rete di no profit che ritirano i prodotti invendibili, evita che articoli ancora buoni siano persi. Il progetto ha portato a recuperare oltre 82.000 chili di prodotti, l’equivalente di quasi 164.000 pasti, risparmiando più di 156.000 metri cubi di acqua.

A livello di gruppo, rinnovata la collaborazione con Banco Alimentare, con cui entrambi i brand partecipano alla campagna di colletta alimentare. Attivata poi la collaborazione con Balzoo (Banco italiano zoologico), una raccolta solidale dal nome “La doppia spesa che fa bene al cuore” a supporto degli animali domestici, che ha permesso di raccogliere oltre 11.000 chili di cibo per il mondo pet.

Centralità delle persone

Per i lavoratori del gruppo Finiper Canova (5.800 collaboratori per il brand Iper la grande i e 3.200 per Unes) importante la formazione. Da questo punto di vista l’esempio più significativo (dice il report) è La Scuola dei Mestieri, iniziativa di formazione rafforzata, tra l’altro, con il progetto Mestieri in crescita, che coinvolgerà 120 giovani che, dopo una formazione sui mestieri tradizionali, saranno inseriti nel gruppo. Implementate poi una serie di servizi di assistenza sanitaria, nell’ottica della promozione della salute fisica e mentale. Introdotta una politica di smart working (per quanto possibile) per favorire un maggiore equilibrio tra vita professionale e personale. Da citare poi la continuazione del Progetto Giovani, partito nel 2022 con l’intento di seguire i neo assunti under 30, registrando le loro aspettative e volontà, per raccogliere un bagaglio di informazioni da utilizzare per creare percorsi di crescita ad hoc.

Creare sinergie nelle comunità e nei territori

Sotto questo aspetto, da citare le collaborazioni con parecchi enti del terzo settore, come Fai, San Patrignano, Aism, Lilt e Humana. Nel 2023 Iper la grande i ha ceduto beni a onlus per un valore di oltre 900mila euro, Unes per 370mila euro.

Un tema su cui è posta particolare attenzione è l’accesso al benessere, che Finiper facilita, per esempio, con servizi di parafarmacia e ottica, come quelli di IperSalute, e mettendo in assortimento una gamma di prodotti e servizi per celiaci e intolleranti.

Ambiente e futuro

Riguardo l’ambiente, centrale l’adozione di un approccio circolare per usare responsabilmente le risorse e ridurre gli sprechi. Un miglioramento che passa anche dall’uso per i freschi di imballaggi più ecologici, come anche da una migliore raccolta differenziata e dall’introduzione di tecniche per il riciclo della plastica pet e della carta. Per preservare le risorse naturali, poi, Finiper sta introducendo anche lo scontrino digitale e riducendo i volantini cartacei.

Una comunicazione sostenibile

Ci sono poi le iniziative di comunicazione mirate, come quella del lancio di Facciamo bene al futuro: il podcast che contiene le testimonianze dirette dei collaboratori del gruppo che raccontano in prima persona le storie di sostenibilità.

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