Grazie all’accordo tra Fipe e Too Good To Go, le rimanenze a fine giornata di bar, pasticcerie e altri locali verranno confezionate nelle Surprise Bag

Fipe-Confcommercio, Federazione italiana pubblici esercizi, e Too Good To Go, l’azienda a impatto sociale impegnata nel contrasto a quello che i francesi chiamano gaspillage, il buttar via cibo in eccedenza/avanzato, hanno firmato a Roma un Protocollo d’intesa per realizzare iniziative comuni finalizzate al contrasto di qualsiasi forma di spreco alimentare. Hanno siglato l’accordo Lino Enrico Stoppani, Presidente Fipe-Confcommercio, e Mirco Cerisola, country director Italia di Too Good To Go.

L’intesa rappresenta un'ulteriore tappa nel percorso della Federazione finalizzato a mettere a disposizione delle imprese conoscenza e strumenti per il contrasto a questo fenomeno che impatta sull'ambiente e sui conti delle famiglie. Il nuovo accordo con Too Good To Go si aggiunge, infatti, all’iniziativa Rimpiattino, la doggy bag all’italiana, e al sostegno all'Osservatorio Waste Watcher, che evidenzia quanta strada ci sia ancora da fare per ridurre lo spreco: nel 2024 in Italia sono finiti nella spazzatura 683,3 g di cibo pro capite, con un incremento del 45,6% nell’ultimo anno.

Grazie all’accordo con Too Good To Go, i pubblici esercizi associati alla Federazione potranno gestire le eccedenze alimentari con vantaggi per l’azienda e per i consumatori, evitando che il cibo diventi spreco. Le rimanenze a fine giornata di bar, pasticcerie e altre attività di ristorazione verranno confezionate nelle Surprise Bag, in vendita a prezzo ridotto e prenotabili dai clienti attraverso l’app di Too Good To Go.

“Questa collaborazione consolida l’impegno di Fipe nel contrasto allo spreco alimentare, un tema oggi più che mai di fondamentale importanza sia dal punto di vista pratico che etico, in un mondo dove l’accesso al cibo non è ancora garantito a tutti -commenta Lino Enrico Stoppani, Presidente di Fipe-Confcommercio-. A fronte di un’inclinazione allo spreco che i dati evidenziano come ancora troppo diffusa nei comportamenti a casa e fuori casa, investire sull’educazione alimentare, rendendo più consapevoli imprese e consumatori, è diventata una nostra priorità”.

“Lo spreco alimentare è un fenomeno che riguarda tutti -aggiunge Mirco Cerisola, country director Italia di Too Good To Go- e la sua riduzione è diventata una necessità prioritaria per le conseguenze che genera a livello economico, ambientali e sociale. L’accordo siglato con Fipe aiuterà a sensibilizzare esercenti e utenti sull'importanza di contrastarlo, promuovendo l’adozione di gesti concreti ed abitudini di consumo più sostenibili”.

Too Good To Go, in occasione della Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, ha rivelato nuovi dati riguardanti lo spreco alimentare. Per esempio, in media, in un anno, una persona butta l'equivalente di 47 giorni di spesa, pari a circa 3 pasti alla settimana; questo causa l’emissione nell'ambiente di 180 kg di CO2 all’anno. Il consumo inutile di risorse ammonta a circa 187 mq di suolo e 54.270 litri d’acqua all'anno, pari a oltre 330 vasche da bagno. E poi, last but not least, l'impatto economico: ogni persona spreca intorno ai 360 euro l’anno, circa il 13% del budget alimentare medio.

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