L'Istat, nel confronto con settembre 2012, dichiara un segno meno per tutte le tipologie di prodotto, con l'alimentare a -2,2% e il non alimentare a -3,1%. In calo anche tutti i format distributivi ad eccezione dei discount che segnano un modesto +0,8% rispetto allo scorso anno. In sintesi dall'inizio dell'anno la variazione si attesta al -2,3%, con l'alimentare a -1,3% e il non alimentare a -3,0%.
Dopo agosto riprende il trend negativo
"Dopo la pausa di agosto, settembre registra un nuovo pesante calo, segno del fatto che siamo ancora lontani dall'auspicata ripresa dei consumi -ha commentato Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione-. Anche le informazioni più recenti che abbiamo dalle nostre aziende associate non lasciano prevedere niente di buono per ottobre e novembre, considerando che ci si dovrà misurare con l'aumento dell'Iva scattato proprio all'inizio di ottobre".
Appello al governo
"La ripresa dei consumi, fondamentale per la ripartenza dell'intera economia del Paese, dovrebbe essere considerata una priorità da parte del Governo, che dovrebbe orientare i propri provvedimenti alla restituzione del potere d'acquisto alle famiglie. L'azione dell'Esecutivo appare invece ancora debole in questo senso, troppo frenata dal rispetto dei vincoli di bilancio europei -ha proseguito Cobolli Gigli-. La legge di stabilità può essere un'opportunità per definire un chiaro indirizzo di politica economica volto allo sviluppo del Paese. Ci auguriamo che il Governo e il Parlamento sappiano cogliere questa occasione, trovando il coraggio di impostare misure davvero in grado di migliorare le condizioni economiche delle fasce meno abbienti della popolazione, introducendo così un importante stimolo alla ripresa dei consumi e ricostruendo la fiducia nel futuro, un altro fattore essenziale per ritornare a crescere".
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