CivicoZero è un centro dedicato ai minori stranieri non accompagnati e neomaggiorenni. Alle sedi già attive in Italia a Roma, Milano e Catania, si aggiunge il centro inaugurato a Torino da Save The Children che ha avuto il supporto di Esselunga. Con questo sostegno Esselunga intende promuovere l’educazione e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti in Italia. L'obiettivo è, infatti, di avviare percorsi di inclusione e integrazione, dando la possibilità di un futuro migliore. La struttura, situata in via Mameli, nell’area di Porta Palazzo, è stata possibile grazie a un patto di collaborazione per i Beni Comuni della Città di Torino con l'amministrazione comunale.
“Credo fortemente nel valore dell’educazione per le nuove generazioni che è al centro di nostre numerose iniziative e collaborazioni -afferma Sami Kahale, chief executive officer di Esselunga-. Oggi siamo orgogliosi di aver contribuito insieme a Save the Children, un partner solido e affidabile, e alla Città di Torino, che per noi è molto importante, a una causa bellissima, quella di offrire con il nuovo centro CivicoZero una vera opportunità di crescita e di futuro ai minori stranieri che sono arrivati da soli nel nostro paese e nelle nostre città”.
Le attività di CivicoZero
Vi possono accedere spontaneamente, o su segnalazione dei servizi del territorio, adolescenti e giovani stranieri tra i 14 e i 21 anni ai quali si danno lezioni di lingua italiana, con un supporto specifico di alfabetizzazione se necessario, e la riattivazione del curriculum scolastico, con un successivo orientamento e accompagnamento alla formazione e inserimento lavorativo. Grazie ai laboratori espressivi, le ragazze e ragazzi possono poi scoprire e sviluppare talenti e inclinazioni personali.
“CivicoZero è un posto speciale, dove i minori stranieri non accompagnati trovano accoglienza e soprattutto gli strumenti necessari per riprogettare il loro futuro in un nuovo paese” sottolinea Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children.
“Il nuovo centro CivicoZero è un riferimento importante nella rete di iniziative di collaborazione tra associazioni e istituzioni che può essere d’esempio anche per altre realtà cittadine” aggiunge la sindaca di Torino, Chiara Appendino.