Se ne è parlato, anche se non tantissimo (ha fatto più scalpore la “sguattera del Guatemala”), del bonus dato ai dipendenti da Brunello Cucinelli per libri e cultura: 500 euro ai single e 1.000 alle famiglie. Non è la prima volta che Cucinelli fa scalpore (in positivo) per la cura che ha dei suoi collaboratori; ma quanti imprenditori italiani, oggi, sono convinti che la cultura sia realmente una necessità? E quanti, tra questi, sono convinti che lo sia per i propri dipendenti (a tutti i livelli)? Quanti sono disposti ad investire perché leggano libri, vadano a teatro, al cinema, perché viaggino?
Eppure qualcosa si muove in questo senso: pensiamo a Conad con #scrittoridiclasse o all’arte in metropolitana di Esselunga. Ma il gesto di Cucinelli continua ad essere unico ... o mi sbaglio? Aiutatemi a ricredermi e gentilmente segnalatemi gli investimenti in cultura fatti da aziende verso i propri collaboratori (no corsi di formazione) e con entusiasmo e rinnovata fiducia li pubblicheremo.