Da quando nel 2009 ha fondato Ecoalf, Janvier Goyeneche sapeva di dover affrontare una sfida complessa: unire ecosostenibilità e industria, cominciando dalla creazione di tessuti di alta qualità a partire dalla plastica dei rifiuti in mare.
Engagement e responsibility: consapevolezza ambientale attraverso qualità e comunicazione
I NUMERI:
2009 inizio del progetto Ecoalf
2013 lancio eCommerce e aperture degli store a Madrid e Berlino
7 mln € fatturato stimato 2018
-20% di consumo di acqua
-50% di consumo energetico
30 mln di bottiglie di plastica riciclate
250 tonnellate di plastica riciclata all'anno
250 mq la superficie media dei negozi diretti
430 gli store multibrand in cui è presente Ecoalf
Dopo più di 3 anni di investimenti e ricerca, nel 2013 l'azienda riesce a ottenere materiali di alta qualità utilizzando processi di produzione innovativi che abbattono le emissioni e il consumo di risorse naturali. Si affaccia sul mercato attraverso 2 store monomarca a Madrid e Berlino, in parallelo a svariati negozi multimarca e un canale online che oggi spedisce in EU, USA e Giappone. A cominciare dal target originario, composto di nativi digitali attenti ai valori di un brand e disposti a spendere di più per un prodotto che li rispecchi, Ecoalf ora punta a consolidare la coerenza del progetto, abbassando i prezzi per allargare la base dei clienti ai Millennials, altrettanto attenti alle problematiche ambientali, ma con disponibilità economica più limitata.
La mission di Ecoalf si manifesta in ogni sua forma: a partire dalla strategia comunicativa accattivante indirizzata ai giovani (come esempio le scritte all'interno dei capi per spiegare quante bottiglie sono state recuperate per produrlo), fino alle collaborazioni con brand di culto quali Apple, Sybilla, Goop e Will.i.am. Ultima partnership, ma non per importanza, è quella con Oscar Farinetti insieme al progetto di retail sostenibile Green Pee che dovrebbe essere presentata a breve.