Entra nel nostro Paese il performance renting, un sistema finanziario/tecnologico che ha iniziato a diffondersi negli Stati Uniti dopo la crisi finanziaria del 2008. L'ingresso in Italia si deve a Domorental, società italiana con sede a Milano, fondata e guidata dal Ceo Claudio Mombelli.
L'azienda lombarda consente di trasformare qualunque bene, dagli impianti industriali a quelli tecnologici agli arredi, in un servizio, ossia noleggiare prodotti, macchinari e servizi attraverso il pagamento di un canone ricorrente la cui durata e il cui importo variano in funzione di diversi parametri.
Domorental acquisisce i prodotti o per conto di partner finanziari o gestiti direttamente in qualità di funder. Per favorire questo sistema è stata attivata una piattaforma tecnologica sviluppata in house che consente alle imprese di pagare una current fee, o in forma modulare cioè variabile in relazione al fatturato “prospettico”, o a seconda della
performance dei macchinari (pay for performance), o parametrata in base al risparmio generato dagli stessi (pay for savings). La durata del servizio non è prefissata, ma gestita su misura a seconda delle caratteristiche dei beni e della clientela.
Al termine del perfomance renting, l’utilizzatore ha anche la possibilità di concordare il riscatto del bene (buy back), a un valore residuo predeterminato (residual value).
“Diversi sono i vantaggi per l’utilizzatore, sostenibilità economica dell’investimento senza indebitamento, durata flessibile e non vincolata dell’ammortamento, trasformazione da capex a opex dell’investimento, nessun bene a cespite della gestione amministrativa degli ammortamenti, maggior equilibri della Posizione Finanziaria Netta e miglioramento degli indici di bilancio, mantenimento del capitale circolante per investimenti correnti -afferma Claudio Mombelli, fondatore e ceo di Domorental-. Agiamo in una logica di partnership sia con i fornitori che con i clienti finali con evidenti vantaggi per tutte le parti in causa. Siamo cresciuti di oltre il 300% nel 2020 malgrado la pandemia e stiamo valutando il coinvolgimento di fondi potenzialmente interessati a investire nel nostro business con una prospettiva di sviluppo internazionale”.