Dico alla conquista del mondo discount

Nata nel '99 dalla fusione di tre aziende (Dico e DiCoop, appartenenti al mondo Coop, e TopDì, fondata da Conad), oggi Sviluppo Discount rappresenta una realtà in crescita che ha l'ambizione, come ha sottolineato l'amministratore delegato Marco Bassetto nel corso della prima convention con i fornitori, «di diventare co-leader della formula, insieme a Eurospin».

Attualmente Dico, che opera con una rete di 198 punti di vendita diretti e 115 in affiliazione, rappresenta tra i discount la quarta insegna per quota di mercato, che sale in posizione se si conteggiano solo i pdv. L'obiettivo è raggiungibile soprattutto grazie alla crescita di rete e fatturato; del resto, lo sviluppo rappresenta per Sviluppo Discount una priorità: entro ottobre 2007 sono stati aperti 37 pdv, tra diretti e franchising e, nei prossimi tre anni è prevista l'apertura di oltre 50 pdv per arrivare a un fatturato di oltre 700 milioni di euro.

Per ottenere questo risultato, sono previste anche acquisizioni di pdv e catene locali, come già successo due anni fa con Dix, realtà del Veneto, che si differenzia dai Dico per una maggiore dimensione dei pdv e un assortimento più ampio, che comprende anche la presenza di banchi assistiti soprattutto nei freschi, gestiti con partner.

Dal punto di vista del posizionamento dell'offerta, Dico vuole differenziarsi dai competitor italiani e stranieri caratterizzandosi come discount italiano, grazie alla presenza sia di prodotti a marchio Dico (è l'unico discount in Italia che firma prodotti con la propria insegna, con garanzie tipiche del mondo Coop) sia di brand nazionali, leader di riferimento nelle principali categorie di spesa, considerati un completamento della spesa.

Attualmente, 15 gruppi/aziende di marca, presenti con propri prodotti, sviluppano il 10% del fatturato, segno che c'è spazio per un rapporto personalizzato per i fornitori di marca anche nel discount. E il management di Sviluppo Discount ha l'intenzione di sfruttare appieno questo potenziale, senza venire meno alla mission del discount di garantire il miglior rapporto qualità- convenienza.

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